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Brevi ferroviarie









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da Brevi ferroviarie del 11 giugno 2016

Al Museo Ferroviario di Lecce arriva la locomotiva AFS N.316

Comunicato stampa AISAF Onlus

L'AISAF Onlus, gestore del Museo Ferroviario della Puglia per conto del Comune di Lecce, è impegnata sin dalla sua costituzione e per statuto nel reperimento di rotabili, cimeli e materiale ferroviario vario di interesse storico, per la creazione e l'incremento continuo di una raccolta museale costituita su un proprio progetto elaborato nel 1997 e portato avanti ininterrottamente negli anni.
Attualmente nel Museo Ferroviario di Lecce sono presenti 31 rotabili storici appartenuti alle Ferrovie dello Stato, alle Ferrovie del Sud Est e alla Manifattura Tabacchi di Lecce, oltre a numerosi cimeli di vario genere, plastici, diorami e modelli.
Nella sua incessante attività di ricerca e recupero l'AISAF, nei mesi trascorsi, si è imbattuta in una locomotiva a vapore di cui si erano perse le tracce da diversi anni. Si tratta della loco-tender a tre assi N.316, costruita dalle Officine Meccaniche di Reggio Emilia nel 1913 per la Società Anonima delle Ferrovie Salentine (AFS).
La macchina è l'ultima ancora esistente di un gruppo di sei locomotive che hanno operato nel Salento prima con l'AFS e poi, dal 1931 fino alla scomparsa della trazione a vapore, con le Ferrovie del Sud Est.
Nel 1960, con l'ingresso di nuovi locomotori ed automotrici con motori Diesel, le FSE dismisero il folto gruppo di vari tipi di locomotive a vapore che avevano caratterizzato l'esercizio dell'intera rete. Molte furono demolite e alcune cedute ad altre imprese ferroviarie. Tra queste, la N. 316 fu venduta alla Soc.Emilio Astengo, gestore della movimentazione ferroviaria nel porto di Savona. La macchina restò in servizio sino ai primi anni '70 del XX sec..

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1. Circa 30 anni dopo, ancora la 316 di AFS. (Foto Collezione F.Capezza)
2. La 316 dell'Anonima Ferrovie Salentine, in una foto che la ritrae in servizio negli anni '20 (Foto Collezione F.Capezza)

Ormai non più atta al servizio, fu poi ceduta ad una ditta di demolizioni di Acqui Terme, dove è rimasta sino al 2007, per essere infine acquistata da un privato, appassionato di archeologia industriale.
Nel 2015 iniziarono le trattative tra l'AISAF ed il proprietario per la cessione del rotabile al Museo Ferroviario della Puglia, conclusesi nel gennaio 2016 con la sottoscrizione di una dichiarazione di vendita del rotabile.
La citata locomotiva riveste un'importanza notevole per la storia ferroviaria del nostro territorio poiché è l'unica superstite del suo gruppo e unica macchina ancora esistente del nutrito parco locomotive della Società per le Ferrovie Salentine, in grado di testimoniare nel nostro Museo, dopo il necessario restauro statico, l'epopea del vapore che caratterizzò dal 1911 al 1960 l'esercizio ferroviario delle ferrovie locali nel Salento.

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3. La N.316 all'inizio del lungo viaggio stradale da Castello d'Argile verso Lecce. (Foto Fabio Vergari)
4. Trasferimento della locomotiva sul carrello stradale di Torino Trasporti, qui in Viale della Repubblica a Lecce. (Foto Fabio Vergari)

Pertanto, nella settimana appena trascorsa si è proceduto al trasferimento della locomotiva da Castello di Argile (Bologna), dove si trovava, al Museo Ferroviario della Puglia a Lecce tramite apposito trasporto stradale eccezionale curato dalla ditta Torino Autotrasporti di Lecce; la collocazione nel Museo è avvenuta con l'uso di una grande gru da 100 tonnellate della ditta Salento Crane di Lecce, che ha trasferito la locomotiva dal carrello stradale ai binari del piazzale interno del Museo, dove verrà collocata momentaneamente sotto una tettoia per procedere ai necessari lavori di restauro statico.
L'Associazione ha sostenuto il costo dell'intero progetto con propri fondi già disponibili, un prestito bancario, prestiti infruttiferi dei soci da restituire in un arco temporale, contributi delle ditte Quarta Caffè e Avio Selezione di Lecce, alle quali ci si augura che si aggiungano altre aziende o privati desiderosi di contribuire alle spese dell'impegnativo restauro estetico che sarà curato dai volontari dell'AISAF.
Tutti coloro che hanno già contribuito all'acquisizione della locomotiva e che contribuiranno al suo restauro verranno menzionati, in segno di gratitudine, nell'apposito tabellone descrittivo che verrà collocato accanto alla locomotiva all'interno del Museo Ferroviario.

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5. Sollevamento della locomotiva 326 con la gru di Salento Crane, fin oltre il muro di cinta del Museo per il posizionamento all'interno del sito. (Foto Fabio Vergari)
6. Dopo oltre 50 anni, la N.316 torna finalmente sui binari leccesi. Collocata all'interno del Museo Ferroviario di Lecce, nei prossimi mesi verrà restaurata per l'esposizione statica. (Foto Francesco Comaianni)

Comunicato stampa AISAF Onlus - 11 giugno 2016

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