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Brevi ferroviarie









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da Brevi ferroviarie del 15 dicembre 2025

Raddoppio Ponte S. Pietro - Bergamo, Europa Verde: lavori in ritardo di un anno

Comunicato stampa Europa Verde

Prosegue la via crucis dei pendolari della linea Ponte San Pietro - Bergamo, costretti a un'ora in più di percorrenza del loro tragitto casa-lavoro/scuola quotidiano a causa del trasbordo con gli autobus sostitutivi.

Era il 5 febbraio del 2024 quando RFI (il gestore della rete ferroviaria) annunciava che il termine dei lavori sarebbe avvenuto nel dicembre 2025, in tempo anche per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Purtroppo i lavori sono invece in ritardo di un anno, nonostante la decisione di chiudere al traffico la tratta per accelerare e agevolare i lavori nella totale sicurezza.

Con i lavori finanziati dal PNRR, RFI ha inaugurato una stagione di consistenti investimenti di potenziamento della rete molto positivi. Peccato che questi, a differenza del passato, avvengano tutti con la chiusura totale della circolazione dei treni e non, come in passato, mantenendo aperte le tratte e ricorrendo solo a parziali riduzioni di velocità. Un meccanismo, questo, che avrebbe dovuto garantire più velocità dei lavori e minori costi (eccessivi i 460 milioni di euro, pari alla cifra record di 65,7 milioni per km). A questi costi vanno aggiunti i costi di congestione provocati dal traffico automobilistico aggiuntivo e quelli ambientali. Ma i costi maggiori li stanno sopportando le centinaia di pendolari della tratta.

Peccato che sia RFI sia l'Assessore regionale Terzi sembra che vogliano giustificare le responsabilità della ditta appaltatrice anziché attivare, sperando che sia prevista nel contratto, una penale salata per l'azienda di Avellino, in ritardo, che solo ora si accorge che deve raddoppiare il personale edile sul cantiere.

Il paradosso invece sarà che i costi aumenteranno considerevolmente, visto che anche RFI sembra sorpresa di osservare che i progetti esecutivi devono essere approvati dal relativo settore di Italferr (sempre del Gruppo FS): c'è quello strutturale, quello idraulico, quello ambientale, quello ferroviario e tanti altri. Ognuno di questi dovrebbe ottenere l'approvazione con scadenze diverse.

Con questa dichiarazione, anziché spostare le responsabilità sull'impresa, RFI se le accolla tutte, come di solito fa durante i lavori di costruzione e di potenziamento della rete ferroviaria. Insomma, che si utilizzi la spesa pubblica va bene, ma che questa diventi modo per deresponsabilizzarsi non va bene.

Comunicato stampa Europa Verde - 15 dicembre 2025

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