Le proposte di due collegamenti ferroviari uno da Brescia e l'altro da Verona sul Garda sono fuori tempo massimo. Tali proposte sono un plastico esempio della schizzofrenia delle amministrazioni locali (lombardo-venete). Come non ricordare l'ostilità degli Enti locali e del Ministero dei Trasporti nel non voler prevedere che il tracciato dell'alta velocità Brescia Verona passasse da Desenzano e Peschiera al fianco della linea storica. Oramai i lavori dell'alta velocità Brescia Verona sono iniziati da anni.
Si decise "inconsapevolmente" di bypassare Desenzano/Peschiera passando tri vigneti e le colline moreniche. Uno dei più importanti distretti turistici d'Europa viene lasciato fuori dal potenziamento dell' Alta velocità.
Tutto questo mentre una decina di esperti del settore dei trasporti e molte associazioni, in prima fila Legambiente, che aveva fatto fare una valutazione costi benefici dal Politecnico di Milano che dava risultati positivi nel passaggio dal Garda e negativi nel passaggio a sud. Nonostante questo il Ministero dei Trasporti decise per l'opzione più costosa (+ 300 milioni) e le amministrazioni locali annuirono egoisticamente per evitare il "disturbo" dei cantieri in casa (meglio l'allungamento del tracciato) e tenersi il lago pieno di automobili.
Con soli due binari sul lago le capacità e le qualità dei servizi rimarranno inalterate. Grazie a questa scelta dannosa si consumeranno 30 ettari di terreno agricolo in più. Stupisce vedere che dalla provincia di Brescia arriva la proposta di una tranvia verso il Garda (720 milioni). Sempre in questi giorni c'è anche la regione Veneto che propone a RFI un costoso progetto (1,3 mld) per la realizzazione di un collegamento ferroviario dall'aeroporto di Verona (semivuoto) verso il lago di Garda. La schizofrenia degli enti locali è sempre in agguato.
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