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Brevi ferroviarie









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da Brevi ferroviarie del 15 gennaio 2016

L'Alta Velocità può salvare la vita

di Redazione

FERRARA - Un Frecciarossa può anche salvare una vita. Nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio al Policlinico Gemelli di Roma serve con urgenza il Procainamide fiale, un farmaco antiaritmico per emergenze cardiologiche che nella forma iniettabile è ad esclusivo uso ospedaliero, ma la farmacia del nosocomio romano ne è sprovvista, così come tutte le altre farmacie ospedaliere della Capitale. Inizia la ricerca in tutta Italia e finalmente, intorno alle 17, la specialità viene reperita presso la farmacia interna dell'Arcispedale Sant'Anna di Ferrara. La dose salvavita viene presa in consegna da una staffetta della Polizia di Stato, attivata dal Policlinico Gemelli, e consegnata a Bologna al capotreno di un Frecciarossa in partenza per Roma, dove giunge in serata e può essere somministrata alla paziente di terapia intensiva coronarica che la necessitava.
Il treno ad alta velocità, che dopo l'aereo è il mezzo più veloce per spostarsi fra i centri collegati dalla rete AV, quando i tempi di percorrenza sono compatibili con l'urgenza da risolvere può svolgere in modo efficace ed economico anche il ruolo di trasporto veloce di farmaci e organi da trapianto, come dimostra anche l'esperienza della Spagna dove Renfe, l'azienda di trasporto ferroviario a capitale pubblico, da circa un anno ha sottoscritto un accordo con il Ministero della Sanità iberico per il trasferimento gratuito di organi attraverso la sua rete AVE.

Un Frecciarossa (in questo caso un ETR.500) a Bologna Centrale. (Foto Jacopo Fioravanti, 11 febbraio 2013)
Redazione - 15 gennaio 2016

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