La mia passione per i treni nasce da bambino vivendo e giocando gran parte della giornata nella stazione di Caldaro capolinea della ferrovia Transatesina, dentro e fuori dalla sala d'aspetto nascondendoci nel deposito e officine, rincorrendoci sui ballatoi delle carrozze in legno.
Dopo aver visto morire il servizio passeggeri cessato nel 1963, per altri sette anni fino al 1971 aspettavamo l'arrivo dei soli treni merci che trasportavano mele e vino delle nostre campagne fino a Bolzano da dove partiva per destinazioni di tutta Europa.
Colpita dalla malvagia politica dei rami secchi anche la nostra cara ferrovia Transatesina fini il suo servizio, non si salvò nemmeno un automotrice che ricoverata nel deposito ancora esistente potrebbe oggi essere un cimelio storico importante della storia delle ferrovie Austro Ungariche, come ad esempio la ferrovia del Renon.
E' passato molto tempo da quel lontano 1971 e tre anni fa ho deciso che la "mia" indimenticabile ferrovia doveva rinascere attraverso un diorama che la rappresentasse degnamente.
Il tutto ambientato nell'anno 1963/1964, dismissione del servizio passeggeri, smontaggio del tratto urbano Caldaro stazione - S.Antonio stazione a valle funicolare della Mendola e inserimento servizio merci con locomotori termici Jenbach.
Presa carta, matita e una corda metrica per circa due mesi ho misurato in loco gli edifici ancora esistenti (stazione, deposito, officine), mentre negli archivi provinciali ed in internet dopo lungo lavoro di ricerca ho trovato piantine e foto originali. Così con i ricordi dei ferrovieri superstiti e con la mia memoria storica ho fatto il progetto esecutivo in scala 1:87.
Per la costruzione dei caseggiati presenti sul diorama ho impiegato cartoncino da 2 m,dipinto con colori acrilici, per l'invecchiamento ho usato la mia tecnica, molto laboriosa, di sfumature in diversi passaggi. Anche porte e finestre sono quasi totalmente costruite con listelli di legno 1x1 e balsa da 1 mm, mentre gli altri materiali necessari per i fabbricati sono stati reperiti in commercio (tegole, grondaie, antenne, ecc).
Il paesaggio è stato composto con polistirolo, malta prefinita con aggiunta di gesso e sabbia oltre naturalmente a erba, cespugli ed alberi, tutto materiale acquistato nei negozi specializzati.
Con cura, rispettando il periodo storico, sono stati reperiti sul mercato gli automezzi, moto, trattori e i personaggi.
Nel diorama le scene di vita e lavoro rappresentano quelle da me vissute in quel periodo, vedi mio padre portalettere, il meccanico Beppino, le compagne di scuola che escono dagli appartamenti di servizio della stazione, gli amici di papà che giocano a bocce, mia madre nel giardino del Bar da Cocco ecc,ecc.
Partendo da sinistra sul diorama dopo i due caseggiati (il primo casa datata primi del 900, composta da circa 200 pezzi autocostruiti) notiamo il primo consorzio ortofrutticolo di Caldaro da dove fino agli anni 70 partivano le mele per tutta Europa, i carri frigo venivano posizionati sul binario di fronte per breve tempo e venivano caricati tramite una passerella.
Segue la Prima Cantina Sociale Caldaro, collegata con raccordo fino agli anni 60 di cui ho inserito solo traccia di binario da dove veniva caricato il mosto e più tardi il vino imbottigliato che finiva anche sulla tavola dell'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria.
Dopo il bel parco della cantina, in ordine troviamo magazzino merce e toilette ferrovieri, ufficio tecnico con soprastante piccolo appartamento, falegnameria, deposito locomotive con in retro officina e fucina. In fondo a destra si nota sul fondale, dipinta, la cantina Kettmaier collegata al binario tronco tramite tubazione sotterranea per caricare il vino su carri botte, scena che ho ricostruito sul diorama.
Passando sul frontale da destra area adibita a stoccaggio traversine, rotaie e materali alla rinfusa come carbone, sabbia, cemento per poi passare ad alla Cantina Contadini con scena di travaso dell'uva dal trattore.
La stazione è stata riprodotta con i particolati colori rilevati da foto del 1965.
Il fondale è stato dipinto a mano e rappresenta il Monte Calvario.
Il convoglio della Transatesina, statico, è stato riprodotto modificando 4 carrozze Kleinbahn, ambientate negli ultimi anni di servizio, il locomotore per il servizio merci Jenbach è della Liliput, i due carri servizio ritinteggiati in grigio sono di Lima e Roco.
Dopo 3 anni di lavoro nel tempo libero sono riuscito a terminare l'opera, ho quindi partecipato a qualche mostra locale ma la più grande soddisfazione è stata la partecipazione a Model Expo Italy con il mio gruppo modellistico Associazione Ferramatori Trentino-Alto Adige.
Nel prossimo futuro svilupperò vari progetti di diorami riguardanti le ferrovie del vecchio Tirolo. E' gia in cantiere la funicolare della Mendola ambientata negli anni 50', la stazione di Ora della Ferrovia della Val di Fiemme e la ferrovia Lana-Postal sulla direttrice di Merano.
Condividi: