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News modellismo









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da News modellismo del 20 dicembre 2003

Quando l'elaborazione diventa arte

di Luigi D'Ottavi

Forse alcuni lettori si ricorderanno di un vecchio articolo, apparso nel 1993, su Mondo Ferroviario che raccontava di un fermodellista romano, Franco Capotosto, dedito all'elaborazione di modelli di E. 428 in scala 1:87, nella vita appassionato Capostazione a Roma Tuscolana.

Dieci anni dopo mi è capitato di aver la possibilità di visitare "l'officina" del fermodellista romano, nel frattempo divenuto amico nonché dipendente della prestigiosa Sala Operativa di RFI, e di apprezzare dal vivo alcune elaborazioni modellistiche di alta rifinitura.

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1. L'attività di Franco Capotosto, cominciata con le elaborazioni di E.428, prosegue oggi con le produzioni modellistiche più recenti di questa macchina, come la E.428.085 di Rivarossi, sapientemente elaborata con la tiranteria di freni esterna alle ruote motrici, aggiuntivi soprattutto MdF ed in parte autoprodotti. La cassa di produzione artigianale completamente in resina, riproduce le macchine della prima serie mai realizzata da Rivarossi (alette a gruppi in basso). (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

Le immagini mostrate in queste pagine rappresentano una summa della Collezione di Franco Capotosto e sono il fiero risultato di venti anni di elaborazione e di frequentazione con altri artigiani del settore, quali Mario di Fabio (autore delle ormai famose decals e particolari per arricchire "come al vero" molte locomotive FS, anche noto come MdF) e Pino Borzellino (grande artigiano della più piccola, ma non meno prestigiosa, scala N anche noto come Danifer).

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2. Nella collezione non poteva mancare la "Tartaruga" di Lima. Notare la cura con cui sono stati riprodotti il cavo del REC, le sabbiere ed altri particolari sulla E.444.058. Degno di nota lo splendido pantografo tipo 52 FS di MdF. (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

Ogni particolare è riprodotto con fedeltà e senza compromessi, tanto che, in alcune immagini è difficile distinguere il modello dal reale. Tra i particolari più evidenti e riusciti figurano i pantografi e i carrelli delle locomotive, ma non sono da meno i respingenti nelle giuste dimensioni ovvero la cabina di guida, con il banco poco visibile ma finemente riprodotto.

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3. La vista dall'alto per la E.652.126 di Rivarossi, consente di vedere attraverso gli ampi cristalli frontali, il banco di manovra in grigio scuro! Notare i respingenti realizzati in resina in proprio. (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

Una piccola nota: l'artigiano è rigorosamente operante, per scelta, nell'Epoca IV e fino ad ora non esiste, nel suo parco, nessun rotabile in livrea XMPR, quasi a testimonianza del profondo legame dell'autore con il periodo "d'oro" delle FS.

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4. Le elaborazioni di Capotosto riguardano principalmente locomotive elettriche, ma non mancano locomotive diesel, elettromotrici, elettrotreni, carri e carrozze. Nell'immagine la Bz 33.000 di Acme con il tetto ed i carrelli "invecchiati" (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

Lasciando la compiuta descrizione delle elaborazioni alle riviste specializzate del settore, si può solo rimanere attoniti di fronte a tanto realismo.

Ciò costituisce la riprova che il vero fermodellismo (inteso non come collezionismo ovvero come riproduzione grossolana del treno che gira sul classico anello ferroviario) costituisce un hobby complesso, che richiede dedizione e pazienza, ma che è in grado di regalare molte soddisfazioni.

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5. Partendo dal modello commerciale, questo è risultato ottenuto da Franco Capotosto sulla E.646.148! Senza aggiungere altro, menzioniamo come parti elaborati: respingenti, cavi REC maschi e femmina, mancorrenti realizzati in proprio con acciaio armonico da 0,3 e 0,4 mm, le griglie di protezione ai finestrini frontali e tanto altro...  (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

E siccome l'appetito vien "elaborando" ...man mano che l'autore svilupperà altri pezzi della collezione, sarà possibile ospitarli in questa vetrina di FOL, magari fotografati sul bellissimo diorama di "stazione su linea a semplice binario" che Franco si appresta a completare (invero da tempo immemore, a causa della predilezione dell'autore sui modelli piuttosto che sull'infrastruttura, quasi un contrappasso della sua attività professionale...).

In quell'occasione non mancherà, sono sicuro, una figurina Preiser a testimonianza di un capostazione FS anni '80 pronto a licenziare splendidi convogli nelle livree ormai dimenticate.

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6. Ci vorrebbe un articolo intero soltanto per descrivere gli interventi attuati sulla E.656.070 su base Lima. Qui le casse sono state sostituite con quelle in resina di MdF riproducenti le macchine di prima serie. Splendide le cornici dei finestrini frontali, i pantografi e gli interni della macchina, seppur poco visibili, interamente riprodotti. (Foto David Campione, 03 aprile 2004)
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7. Carrellata di immagini dei modelli elaborati dall'autore: carro Ghkkms di Tutto Treno, ALe 601 Lima ancora non completa e le casse della E.645.007, anch'esse in fase di completamento. (Foto David Campione, 03 aprile 2004)

Luigi D'Ottavi - 20 dicembre 2003

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