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News modellismo









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da News modellismo del 05 maggio 2004

Le carrozze tipo Cz 33.000 di ACME e Os.kar

di Carlo Ciaccheri

Di recente due nuove case modellistiche si sono cimentate nella riproduzione delle carrozze tipo Cz 33.000. Si tratta in particolare della Bz 33.456, prodotta da ACME con il proprio articolo 16202, e della B 50 83 20-48 393-8, che è stata realizzata da Os.kar con numero di catalogo 3203. In questa rapida carrellata di immagini li mettiamo a confronto cercando di esaltarne pregi e difetti per consentire ai nostri lettori di effettuare una scelta oculata o eventualmente di acquistarle entrambe con cognizione di causa.

Carrelli

Gli ACME della prima produzione non possono essere confrontati con gli Os.kar. Questo confronto sarà possibile appena saranno disponibili gli ACME di nuova generazione. Parlando però dei carrelli Os.kar, indubbiamente si apprezza la finezza di dettaglio ma lascia perplessi la lucidità della plastica. Si pone facilmente rimedio con una spruzzatina di trasparente opaco (oppure nero, sempre opaco), meglio se sintetico o alla nitro (per chi è munito di aerografo). La lucidità è dovuta al materiale usato, nylon, che garantisce robustezza e scorrevolezza ma non il colore opaco... tutto ciò potrebbe infastidire il modellista che non ha proprio voglia di elaborare il proprio modello.

Le ruote

Entrambe hanno ruote di giusto diametro. Le ACME le preferisco perché hanno una brunitura più intensa, ma le ruote Os.kar possono essere benissimo migliorate con una pennellatina di nero opaco sulle vele.

Sottocassa

ACME lo ha verniciato in nero opaco, Os.kar è in ABS semilucido. Anche qui, consiglio la sbombolettata come per i carrelli. Le apparecchiature del sottocassa sono correttamente sfasate sull'Os.kar, sull'ACME sono invece tutte a filo del bordo inferiore della cassa. Un particolare dimenticato: gli occhielli triangolari che si trovano al bordo inferiore della cassa, in corrispondenza del centro del telaio di ogni carrello: la Os.kar li ha omessi, la ACME li ha inseriti nella bustina degli aggiuntivi, sono fotoincisi, ma non ne fa menzione alcuna nel foglietto delle istruzioni. Per certi versi, sono particolari quasi invisibili, ma io sono "contachiodi dentro..." In effetti, l'applicazione di questi occhielli triangolari non è impossibile ma neanche indolore: bisogna, con una limetta "coda di topo" piatta, creare una leggera scanalatura nel telaio in modo poi da incollarvi l'occhiello. Di buono c'è che nella bustina ACME ci sono 10 occhielli, utili per essere applicati anche sulle Os.kar.

Tetto

La ACME riproduce la sottoserie col tetto "tutto tondo", la Os.kar, la sottoserie col tetto lievemente piatto in sommità. Le maniglie dei coperchi dei serbatoi dell'acqua sono più pronunciate sul modello ACME, sull'Os.kar sono molto fini, non impercettibili ma quasi.... colpa della scala esatta... Per inciso, i corrimano delle nostre locomotive, per essere veramente in scala, dovrebbero essere sottili come capelli. Alcuni sostengono che il tetto delle ACME è incollato: a me non risulta, è fissato con quattro pernetti ad altrettante travi trasversali e si smonta agevolmente. Il tetto Os.kar segue l'impostazione delle carrozze Rivarossi FS1959: cinque dentini per lato, assicurano una buona tenuta ed un agevole smontaggio.

Corrimano

In fotoincisione gli ACME, in plastica gli Os.kar. Vi confesso candidamente che i corrimano di salita, quelli più lunghi dai vestiboli... preferisco i Rivarossi usati sulle 1959...

I finestrini

Entrambe le case hanno usato un'ottima plastica trasparente. I vetri delle ritirate sono correttamente smerigliati sulle Os.kar.

Interno

ACME ha realizzato una stampata in resina riproducente la struttura completa dell'arredamento interno con la riproduzione dei sedili; delle pareti divisorie tra scompartimenti; in fotoincisione, le pareti che separano il corridoi dagli scompartimenti. Os.kar ha invece realizzato una stampata riproducente la struttura interno con: il pavimento; le pareti divisorie tra corridoio e scompartimenti; le pareti divisorie tra scompartimenti. I sedili sono riportati: divani da otto posti per lato, colore marrone per la seconda classe. Sull'ACME, suggerisco di colorare i sedili ed il pavimento; sull'Os.kar, suggerisco di riverniciare integralmente la struttura dell'arredamento: serve a togliere il lucido della plastica e ad eliminare la trasparenza della plastica. E dopo la riverniciatura, non dimenticarsi di colorare i pavimenti.

Testate

ACME ha avuto l'ottima idea di riprodurre il soffietto anche in posizione contratta (molto utile per le carrozze poste in testa o in coda ai convogli, oppure ferme per ricovero, demolizione, ecc.). Os.kar ha seguito anche qui l'esempio Rivarossi: il soffietto, o mantice che dir si voglia, è solo in posizione estesa. Il mantice Os.kar è più dettagliato ma è nuovamente in nylon, quindi in nero lucido (vedi carrelli) e, staccato dalla carrozza, è quasi gommoso. Fortunatamente quando è montato, non si avvertono deformazioni. I tiranti dei mantici sono in fotoincisione sull'ACME, in nylon sull'Os.kar. Contrariamente a quanto indicato sui foglietti di entrambe le case, NON incollateli ai mantici (e ve lo spiegherò meglio quando parlerò dell'elaborazione). Sull'ACME, la maniglia sulla porta dell'intercomunicante è correttamente orientata verso il corridoio su entrambe le testate, sull'Os.kar, no. Sull'Os.kar, i vetri a lato del mantice sono corretti, sull'ACME, no.

Scritte

Dunque, qui non è semplice un confronto perché, spesso e volentieri, quando si acquista un modello, anche Roco, si è spesso costretti ad operare una cernita per reperire quelli "meglio scritti". Sull'esemplare Os.kar che ho, le scritte sono impeccabili, su quello ACME, sono così così, ma ho anche visto altri esemplari ACME tampografati magistralmente. Insomma, secondo me, va a fortuna.

Carlo Ciaccheri - 05 maggio 2004

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