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News modellismo









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da News modellismo del 04 gennaio 2005

I carri Fma di MGM

di Mauro Longarini

Al vero, i carri coperti atti al trasporto merci e derrate alimentari della serie Fma, nascono nel 1952 per risolvere la pressante necessità di aumentare nel modo più celere ed economico possibile, la capacità di carico di oltre quattromila carri. Proprio grazie alla semplice sostituzione dell'imperiale, e relativa modifica delle testate, di comuni carri F del 1925 e 1928, la capacità di carico degli "F a Monta Alta" (da cui la propria sigla, in seguito mutata in Ghms) raggiunge i 52 mc, permettendo alle FS, di aumentare la propria offerta di trasporto di oltre 40000 mc mantenendo virtualmente immutato la consistenza del proprio parco merci.

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1. Un carro Fma, accantonato nella stazione di Frosinone. (Foto MGM Train, 30 dicembre 2004)

La modifica, avvenuta in distinte officine, ha interessato carri delle serie con e senza garitta, con varianti pressocchè ininfluenti se non nella dotazione delle ferramenta d'origine (trazione continua o discontinua), altezza del piano di carico (dovuto alle molle di sospensione di tipo 602 o 554-u), lunghezza dello spiovente del vano carico, ecc, pur mantenendo le principali caratteristiche (passo di 4500 mm, altezza di 3903 mm) comuni.

I carri Fma di Mgm

Con la consegna dei carri Fma, Mgm sembrerebbe concludere il programma dei classici carri coperti italiani proposti nel proprio primo catalogo. Il modello esaminato, già a un primo colpo d'occhio, sembra essersi avvalso di tutta quella serie di migliorie che il produttore nazionale ha perseguito e colto, grazie soprattutto alla disponibilità di molti gruppi modellistici italiani e non. Fra questi spiccano le richieste da parte del "mercato" tedesco di assali in tutto metallo, e l'impiego di plastica più flessibile (quindi più resistente) per le riproduzioni di leveraggi e predellini da parte degli appassionati francesi.

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2. La coppia di carri di MGM marcati Fma 1035100 e 1015708, in vendita in coppia come articolo 3034. (Foto David Campione)

Il modello del primo Fma proposto (entro i primi mesi del 2005 dovrebbe essere commercializzata la versione con garitta, attualmente in preparazione, e le varianti per l'epoca IV) appare calibro alla mano in perfetta scala 1/87. Le differenze tra le misure della tavola 24 edizione del 59 delle FS e le misure rilevate al vero, possono essere riconducibili al fatto che il carro oggetto delle misure da parte dell'ufficio tecnico poteva essere in uso come deposito e quindi carico oltre la capacità consentita. Detta ipotesi è peraltro la più attendibile viste le fotografie eseguite al carro, dalle quali si evince una posizione non completamente rilassata delle sospensioni stesse.

Tabella comparativa delle misure principali del carro Fma - Fonte MGM

Misure su TAV 24 ed. '59 FSMisure rilevate al veroMisure del modello
RealeH0
Altezza dal piano del ferro3.903 mm3.870 mm44,5 mm44,2 mm
Altezza cassa + tettonon specificata2.980 mm34,3 mm34,3 mm
Lunghezza cassa8.000 mm8.085 mm92,9 mm93,00 mm
Lunghezza complessiva9.150 mm9.155 mm105,2 mm105,00 mm
Larghezza esterna cassaNon specificata2.700 mm31,00 mm30,8 mm

La versione proposta è quella riconoscibile dallo spiovente di tipo "corto", e si distingue principalmente per la corretta riproduzione delle testate (imprecisa quando non fantasiosa su alcune produzioni artigianali) e relative travi di rinforzo.

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3. Vista dall'alto per il carro Fma 1035100. (Foto David Campione)

Completamente nuovo è lo stampo (e non potrebbe essere altrimenti vista la diversa geometria del tetto) bene inciso e dotato di dettagli normalmente ignorati da altri produttori (come le bocchette di trazione e relativi ganci). Ben calettato appare il tetto (non più fissato da quattro incastri d'estremità) ma soprattutto la sagoma generale del carro che ben si accosta ai classici, e alla lunga un poco monotoni "F", che sicuramente verrebbero a giovare di una composizione mista (come al vero).

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4. La coppia di carri di MGM. (Foto David Campione)

Impeccabile la tampografia, considerando anche la difficoltà resa dalla riproduzione delle foderine di legno, mentre perdonabile è l'assenza di alcuni ritocchi di colore nero assenti sui piatti dei respingenti e sulle quattro lavagne. Tale piccola mancanza, riscontrabile comunque nella quasi totalità delle produzioni industriali, è facilmente rimediabile da parte del modellista stesso, felice soprattutto di sapere che il "risparmio" delle tampografie incide sul costo finale di un modello ben oltre l'immaginabile.

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5. Vista laterale per il modello MGM, della lunghezza complessiva di 105,00 mm. (Foto David Campione)

I carri Fma già in distribuzione sono al momento disponibili nelle sole versioni ambientate in epoca III, e dotati di ganci di tipo realistico (ad innesto Nem) per composizioni bloccate. Auspicabile per il futuro la realizzazione di una versione "sporcata" così come già fatto (senza variazioni di prezzo!) per i precedenti carri Ghm a foderine di legno verticali.

Mauro Longarini - 04 gennaio 2005

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