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News modellismo









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da News modellismo del 04 febbraio 2005

Un plastico a moduli

di Fabio Veronesi

Nato come un semplice diorama che occupava completamente l'unico spazio libero, il plastico ha lentamente preso forma con l'aggiunta di ulteriori moduli grazie alla disponibilità dell'intero ripiano superiore di una scaffalatura.

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1. La E.636.091 Roco, dopo aver percorso un'ampia curva, impegna un passaggio a livello senza barriere. (Foto Fabio Veronesi, 08 gennaio 2005)

Attualmente il plastico è composto da otto moduli e riproduce nella parte anteriore una piccola stazione della Pianura Padana e nella parte posteriore uno scorcio di Val Pusteria. Non si è voluto riprodurre esattamente in scala una determinata stazione o un preciso tratto di linea, ma si è preferito ricreare un'ambientazione con gli elementi caratteristici del territorio.

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2. Schema della disposizione dei binari sul plastico. (Disegno Fabio Veronesi, 11 gennaio 2005)

La stazione di Villabella si sviluppa su tutti i quattro moduli in primo piano ed è caratterizzata, oltre che dal binario di corretto tracciato, da un binario di precedenza e da un tronchino inizialmente a servizio dello scalo merci ma adattato in seguito al servizio viaggiatori.

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3. Un convoglio intermodale al traino della E.633.100 Lima transita dalla stazione di Villabella. (Foto Fabio Veronesi, 23 gennaio 2005)

Sulla parte destra altri due tronchini permettono il ricovero di eventuali carri e mezzi di manovra. In quest'ultima zona è presente un passaggio a livello autocostruito con filo di ferro, plastica e cartoncino; il suo funzionamento è garantito da un motorino di recupero e da un sistema di rinvii e fine-corsa gestiti da un piccolo circuito elettronico.

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4. Un treno navetta affidato alla D.445.1089 Lima è in arrivo nella stazione di Villabella. (Foto Fabio Veronesi, 27 novembre 2004)

Il binario di precedenza, posto a pochi centimetri dal bordo del plastico, non è stato dotato di linea aerea per facilitare il posizionamento e la rimozione dei convogli.

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5. Un veloce InterCity, affidato alla E.444R.113 di Lima, transita sul binario di corretto tracciato della stazione di Villabella. (Foto Fabio Veronesi, 23 gennaio 2005)

I moduli in secondo piano riproducono uno scorcio di Val Pusteria, con il binario che serpeggia tra verdi prati, boschi e mucche al pascolo. I pali della linea aerea, come d'obbligo nella Provincia autonoma di Bolzano, sono dipinti in verde e l'auto della polizia che transita sulla stradina sterrata ha sulle fiancate la scritta bilingue "Polizia Polizei".

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6. Le mucche al pascolo e i contadini al lavoro fanno da cornice al transito di un treno locale affidato alla E.636.091 Roco. (Foto Fabio Veronesi, 08 gennaio 2005)

Nella parte sottostante, celato alla vista, è presente un binario dotato di fotocellula che permette di far sostare un convoglio segnalandone la presenza sul quadro di comando. Alcune botole consentono di accedere rapidamente al binario nascosto in caso di necessità.

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7. Vista notturna della stazione di Villabella. (Foto Fabio Veronesi, 31 agosto 1999)

Tutti i circuiti elettronici presenti sul plastico sono autocostruiti e permettono di gestire gli aspetti dei segnali, comandare i deviatoi e segnalarne la posizione sul pannello di controllo, imitare il suono della campanella di stazione, segnalare i lavori stradali, ecc.
I collegamenti elettrici tra i moduli sono realizzati con robusti connettori per l'alimentazione e con porte parallele per comandi e controlli.

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8. Un korridorzug trainato dalla 2043 019-5 ÖBB Roco, dopo essere uscito dalla galleria, percorre un tratto in forte ascesa. (Foto Fabio Veronesi, 08 gennaio 2005)

Il plastico, grazie ad opportuni connettori, può funzionare sia in modalità analogica che digitale.
Una volta completata la digitalizzazione di tutte le locomotive, verranno eliminati i sezionamenti in modo da semplificare ulteriormente il quadro di comando.

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9. La D.445.1089 Lima traina un breve convoglio navetta nella zona del plastico che riproduce la Val Pusteria. (Foto Fabio Veronesi, 08 gennaio 2005)

Fabio Veronesi - 04 febbraio 2005

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