Inaugurazione a Reggio
REGGIO DI CALABRIA - Il 28 maggio 2005 è stata inaugurata presso la stazione FS di Archi la nuova sede del Gruppo Fermodellistico Rhegium. L'evento, inquadrato nella politica di valorizzazione del patrimonio immobiliare delle FS, riveste una certa importanza nel settore perché è la seconda struttura in Italia ad essere assegnata ad un Gruppo Fermodellistico.
Il fabbricato viaggiatori, una struttura ad un piano di moderna concezione, è stato integralmente concesso all'associazione reggina con la sola eccezione dell'ufficio movimento. I semplici lavori di sgombero ed adattamento hanno impegnato i soci e le FS nel corso degli ultimi due mesi.
Dopo una breve cerimonia religiosa la sede è stata aperta ai numerosi visitatori presenti. Il presidente avv. Francesco Raschellà ha brevemente intrattenuto gli ospiti illustrando le finalità del gruppo che vuole diffondere il fermodellismo fra i giovani come elemento di maturazione ed approfondimendo tecnico delle tante discipline che si incrociano con il nostro hobby. All'intervento del presidente si è richiamato il dr. Morabito, in rappresentanza del direttore compartimentale di RFI, nell'indicare come il riuso a fini sociali delle strutture lasciate libere dal processo di automazione delle ferrovie crei utili sinergie fra la struttura ferroviaria ed il tessuto sociale delle località attraversate facilitando il compito di assicurare al viaggiatore un ambiente decoroso e "vivo" anche nei piccoli centri. Ha concluso il presidente della locale circoscrizione Francesco Antonio Foti che ha manifestato compiacimento per il riuso di una struttura che altrimenti avrebbe costituito un elemento di degrado del territorio ed ha assicurato la disponibilità della circoscrizione ad accollarsi l'onere della pulizia esterna del piazzale.
Di seguito un breve reportage fotografico dell'evento.
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1. Uno scorcio del fabbricato viaggiatori concesso al Gruppo Fermodellistico Rhegium. All'esterno è stato allestito il circuito a grande scala dove due locomotive a vapore vivo hanno dato spettacolo a lungo sotto la attenta direzione del socio Antonino Campolo. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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2. Un'immagine emblematica del plastico modulare del Gruppo Fermodellistico Rhegium: la anziana vaporiera numero 460.037, con il suo convoglio di carrozze centoporte in livrea verde vagone, transita innanzi al casello del km 27 dopo aver superato il segnale di protezione all'ingresso della stazione. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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3. Uno scorcio del plastico in scala N, già visto l'anno scorso alla manifestazione di Villa San Giovanni, ma quest'anno completamente restaurato ed operativo per la gioia dei visitatori. Autore dell'impresa è stato Domenico Caridi, mentre Antonino Iraci, noto per la splendida realizzazione del diorama operativo della stazione di Scilla, ha colto l'occasione per far "sgranchire" le ruote alla sua Tigre in livrea XMPR, autocostruzione su base Kato. Il blocco automatico si incaricava di alternare la marcia con la Tartaruga di produzione commerciale. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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4. La parte alta del circuito in scala 1:160 ha ospitato una presenza d'eccezione: il Trans Europ Express a trazione Diesel delle ferrovie tedesche, gentilmente messo a disposizione dal socio Orazio Cipriani. Qualche anno fa questo treno, restaurato per viaggi d'agenzia, ha percorso i binari della Calabria fermandosi a Cosenza per qualche giorno. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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5. I due convogli a vapore vivo si incrociano sul circuito predisposto all'esterno del fabbricato viaggiatori. La marcia dei convogli avrebbe tratto giovamento da una maggiore regolarità del piazzale. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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6. La 460.037 ferma in stazione mentre al suo fianco sfila un treno merci. Quest'anno il plastico modulare del gruppo reggino è notevolmente diverso da quello esposto nella manifestazione dello scorso anno a Villa. Lo spazio disponibile ha costretto a rinunciare a qualche modulo ma questo sacrificio è stato abbondantemente compensato dalla digitalizzazione dell'impianto. Tutte le locomotive sono dotate di decoder digitale e da uno spettacolare impianto sonoro. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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7. Mentre la 460.037 è in attesa di ripartire con il suo treno la 835.194 manovra sul binario adiacente. Quello di cui non possono dar conto le fotografie è la sinfonia del sound delle due macchine digitalizzate, come il resto dell'impianto, dal socio ing. Antonino Vadalà. Spettacolare in particolar modo la 835 che non concede al suo interno molto spazio per i decoder e soprattutto per il minuscolo altoparlante celato nel tetto della cabina. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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8. La batteria di "topi" rossi per poter comandare fino a quattro locomotive senza dover impazzire a cercare l'indirizzo della locomotiva. Il lokmaus trasparente è invece dedicato alla gestione di scambi e semafori. Non manca un alimentatore tradizionale per gli eventuali modelli analogici. Sul plastico la MFP 880.1 manovra un bagagliaio. Dopo il "festival del vapore" sul plastico si sono avvicendati mezzi a trazione elettrica dai primordi fino ai giorni nostri. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
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9. La panoramica interna della nuova sede evidenzia il notevole affllusso di amici e curiosi venuti a presenziare alla manifestazione nonché la disposizione degli ambienti e dei plastici. A sinistra il plastico in scala N e l'accesso alla saletta per le riunioni sociali, a destra e sulla parete di fondo (lato binari di corsa) il plastico modulare in scala H0. (Foto Mario De Prisco, 28 maggio 2005)
Mario De Prisco - 05 giugno 2005
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