ROMA - La domanda nasce tra un gruppo di amici davanti a una tazzina di caffè. "Perchè Rivarossi-Hornby non propone la D.445.1145 di Sulmona nella livrea attuale, visto che la ditta bresciana ha già prodotto una bella ed affidabile D.445 di terza serie in livrea MDVC?". E' infatti di Rivarossi la D.445.1056 (Articolo 2076) in catalogo dal 2010, in tutto e per tutto uguale alla 1145 (a voler essere pignoli mancherebbero i ricevitori per l'SSC, ma le modifche allo stampo potrebbero tornare utili per produrre altre D.445 ambientate in epoca attuale).
Ma che cosa ha di "particolare" questa unità? La D.445.1145 è una macchina che recentemente ha sollevato dubbi e critiche da parte degli appassionati, in seguito alla riverniciatura in livrea "d'origine" avvenuta a metà dicembre. Il virgolettato è d'obbligo in quanto questa D.445 di terza serie nella sua carriera quasi trentennale (fu costruita nel 1987 nelle Officine Casertane) non ha mai ricevuto la coloritura verde-Isabella, che appunto si ritrova da poco più di un mese, ma solo la cosiddetta livrea navetta MDVC arancio-viola ed in tempi recenti l'XMPR.
In quest'ultima coloritura, la D.445.1145 ha già effettuato diversi servizi con i treni speciali sulla meravigliosa ferrovia Sulmona - Castel di Sangro - Isernia, dando luogo ad un discutibile abbinamento cromatico con le carrozze a terrazzini e "Centoporte" in castano-Isabella, spesso relegata in coda per la spinta come a voler mascherare la bruttura dell'XMPR rispetto al resto del treno trainato dalla meno potente D.345.1118 nei colori originari.
Per meglio accostare la D.445 al materiale storico, visto anche il crescente numero di treni speciali effettuati sulla Transiberiana d'Italia (bene così!), si è quindi deciso di riverniciarla in verde-Isabella, colori che storicamente si sono visti solo sulle D.445 di prima serie.
Da qui nasce quindi l'idea di riprodurla in H0. Avremmo così un inedito modello in Epoca VI, perfetto da abbinare alle carrozze "centoporte" e a terrazzini già prodotte rispettivamente da Roco ed Acme. E perché no, da vendere anche sul posto in occasione dei treni Sulmona - Castel di Sangro, magari in un invitante start set completo di carrozze, binari e trasformatore perfetto per i più giovani che si vogliono avvicinare al fermodellismo, dopo aver visto la locomotiva vera.
Potremmo quindi far girare sui nostri plastici un treno speciale, che coerentemente potrebbe incrociare un moderno Minuetto e magari anche alimentare negli appassionati in scala 1:87 le tante polemiche già viste al vero per questa "quattrofanali" della discordia!
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