Il gravissimo incidente della funivia Stresa - Mottarone nel Verbano, precipitata con a bordo 15 persone e che al momento conta 13 morti, ripropone con forza il tema della sicurezza nel settore dei trasporti e della viabilità. Dopo i recenti crolli di ponti stradali a Genova, Aulla (MC) e La Spezia e i deragliamenti di un treno locale a Pioltello (MI) e di un treno Alta Velocità a Livraga (LO), appare evidente che sono insufficienti le manutenzioni delle reti (stradali e ferroviarie) e inadeguati i sistemi di vigilanza ministeriali dell'ANSFISA - l'organo di vigilanza che recentemente ha unificato il settore stradale e quello ferroviario, lasciando nel limbo le funivie.
Infatti, due anni fa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva approvato un decreto contenente i modelli dei regolamenti di esercizio per le varie tipologie di impianti a fune (seggiovie e funivie, sciovie e funicolari) in servizio pubblico per il trasporto di persone. Si tratta di controlli per l'esercizio e la manutenzione degli impianti a fune adibiti al trasporto pubblico di persone, che evidentemente non sono stati effettuati e che ancora una volta lasciano una grande ombra sulla gestione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da poco diventato Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Ministero che continua a proporre nuove opere senza curare la manutenzione di quelle già esistenti e vigilare sulla loro sicurezza.
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