Cinzia Franchini, portavoce dell'Associazione Ruote Libere, denuncia attraverso Facebook il disagio vissuto in questi giorni di gran caldo dagli autotrasportatori. La categoria è infatti esposta al rischio di verbali da parte delle forze dell'ordine, per la sosta in cabina con il motore acceso per tenere attivo l'impianto di condizionamento dell'aria.
In alcuni casi, in questa torrida estate la temperatura delle cabine di guida ha sfiorato i 50 gradi, mettendo a rischio la salute dei conducenti di mezzi pesanti.
«Si moltiplicano le segnalazioni che ci giungono da parte di autotrasportatori multati con sanzioni che arrivano a superare i 400 euro, rei di trovarsi in attesa del carico col motore acceso per trovare sollievo dalla calura, pratica che sappiamo essere vietata dal Codice della Strada. L'ultimo caso a Castelnuovo di Garfagnana.
Nello specifico l'autotrasportatore era da ore in attesa nel piazzale antistante ad un'azienda e l'accensione del motore era legata solamente alla necessità di far funzionare il condizionatore per cercare di resistere al caldo torrido di questi giorni, in attesa del carico. Ci associamo dunque all'appello già lanciato dal Comitato Uniti per la Vita dei Conducenti e condiviso dall'Asaps, affinché il Ministero dell'Interno preveda una deroga all'articolo 157 CdS comma 7 bis (è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento d'aria del veicolo stesso) nel periodo estivo più caldo.»
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