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da Brevi trasporti del 28 ottobre 2024

L'ATM di Milano revoca la circolabilità dei tram a due assi

di Redazione

Ecco l'ennesima prova che ATM Milano - l'azienda che una volta gestiva il trasporto pubblico in città - è nemica di se stessa, della sua storia, dei suoi mezzi, nonostante tutte le campagne pubblicitarie patinate che ha fatto finora per far credere il contrario. Dopo il disastro del deposito tram di Desio (ndr: per il quale si sono raccolte oltre 50.000 firme e si è ottenuto lo spostamento al sicuro (?) di diversi mezzi pregiatissimi per la storia milanese), ecco il nuovo SCANDALO, confermato proprio oggi da fonti autorevoli.

ANSFISA - che da qualche tempo ha allargato le sue competenze anche su normative e controllo sulle reti tranviarie italiane - ha richiesto certificazioni e autorizzazioni per l'utilizzo e la circolazione delle vetture a 2 assi, come le sabbiere serie 700 e come la 609, vero gioiello storico del parco milanese. ATM per tutta risposta ha revocato la circolabilità su tutta la rete dei tram a due assi. Non si aspettava che questo pretesto per buttare al macero il servizio di sabbiera demandandolo agli inaffidabili camion strada-rotaia, mentre è ancora più vergognosa la radiazione ufficiale della 609, uno dei tram storici più noleggiati ed utilizzati.

In tutte le città del mondo dotate di una rete tranviaria esistono musei, un parco storico e linee dedicate alla circolazione dei tram storici, a Milano no: il tram è un giocattolo, da usare per le pubblicità, per il marketing, per le feste e per le iniziative più strampalate. Nessun tipo di seria iniziativa per salvaguardare la memoria di questo mezzo che ha fatto la storia di Milano e della sua provincia, dal punto di vista economico e sociale. Il caso della rimessa di Desio aveva fatto capire a tutti il totale disinteresse per il patrimonio del tram storici milanesi che non sono di ATM ma dei cittadini: la rivolta popolare ha impedito la demolizione, ma ora sono confinati in un deposito e chissà se mai saranno visibili al pubblico.

Redazione - 28 ottobre 2024

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