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da Brevi trasporti del 29 ottobre 2025

Stop al Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti nega visto di legittimità

di Redazione

ROMA - La Corte dei Conti ha negato il visto di legittimità alla delibera che avrebbe dovuto sbloccare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, fermando così - almeno temporaneamente - l'iter amministrativo della maxi opera infrastrutturale.

Cosa è successo
Martedì 29 ottobre, la Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei Conti ha comunicato la mancata ammissione al visto, e quindi alla registrazione, della delibera CIPESS n. 41/2025, varata lo scorso agosto e fondamentale per l'avvio del progetto definitivo e lo stanziamento delle risorse necessarie, pari a circa 13,5 miliardi di euro. La decisione è frutto di valutazioni tecniche e non entra nel merito politico dell'opera. Il provvedimento della Corte comporta l'immediata sospensione delle procedure: la delibera non ha quindi valore e il processo amministrativo resta congelato fino a nuova pronuncia.

Attesa sulle motivazioni
Le motivazioni della decisione, secondo la nota ufficiale della Corte, sono attualmente in fase di stesura e verranno rese pubbliche entro 30 giorni, attraverso una specifica deliberazione. Le indiscrezioni raccolte da fonti vicine all'organo di controllo segnalano la presenza di rilievi su più fronti: coperture economiche, stime di traffico, impatto ambientale e normativa europea applicata. È in discussione anche il ruolo eminentemente politico del CIPESS nell'intera filiera decisionale.

Reazioni politiche
Il governo, e in particolare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, hanno reagito con durezza: Salvini parla di "scelta politica, non tecnica" e ribadisce la volontà di andare avanti su quello che viene definito un progetto fondamentale per il Sud, in grado di generare sviluppo e decine di migliaia di posti di lavoro. Dura anche la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che denuncia una presunta invasione di campo della magistratura contabile sulle prerogative dell'esecutivo e del Parlamento.

Prospettive e cosa succede ora
Dal punto di vista amministrativo, il rifiuto del visto da parte della Corte dei Conti non equivale a una bocciatura definitiva del ponte, ma impone una pausa forzata: l'atto resta privo di efficacia e non può produrre effetti giuridici. Solo una nuova delibera corretta, oppure il superamento dei rilievi evidenziati dalla Corte (quando saranno resi noti), potrà far ripartire il processo. Fino ad allora, il sogno - o l'incubo, a seconda delle opinioni - del Ponte tra Sicilia e Calabria resta nuovamente in bilico.

Redazione - 29 ottobre 2025

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