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Treni storici









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da Treni storici del 21 maggio 2004

La Slovenia festeggia in treno l'ingresso nell'U.E.

di Federica Lunedei e Luigi d'Ottavi

Primo maggio 2004. Una data storica per la Slovenia che entra nell'Unione Europea. Trenitalia e Ferrovie Slovene (SZ) hanno festeggiato l'evento con un treno storico da Gorizia Centrale alla località turistica di Bled.

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1. Il treno storico in sosta nella stazione slovena di Most'na Soci (Foto Luigi d'Ottavi, 01 maggio 2004)

La piccola cittadina di 5600 abitanti, è situata all'estremità nord-orientale della Slovenia, a 45 chilometri dalle frontiere italiana e austriaca, Dal Castello di Bled si ha una delle vedute panoramiche più emozionanti dell'omonimo lago e di una parte della regione della Gorenjska. Sul lago regna un isolotto di cui, in lontananza, si distingue l'alto campanile bianco.

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2. Il lago di Bled meta turistica del treno a vapore (Foto Luigi d'Ottavi, 01 maggio 2004)

Il treno, trainato dalla locomotiva a vapore SZ33037, è composto da vetture storiche italiane e tedesche che formano un variopinto convoglio che correrà lungo la rete transalpina con un calendario di 10 servizi turistici fino al prossimo settembre. A giudicare dalle numerose presenze che hanno assistito all'evento c'è da scommettere che l'idea di utilizzare questo treno come veicolo di promozione turistica sia assolutamente encomiabile sia per la passione infusa dagli organizzatori che per la disponibilità delle ferrovie slovene.

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3. Lungo il viaggio sulla mitica Transalpina che tra poco compirà cento anni è possibile ammirare numerose opere d'arte all'interno di cornici assai suggestive (Foto Luigi d'Ottavi, 01 maggio 2004)

La locomotiva a vapore SZ33037, è una derivazione del celebre Gruppo DB 52 tedesco (centinaia di unità costruite nel mondo) e conta circa 1500 CV; fu progettata soprattutto per gli impieghi bellici (c.d. Krieglok) ed è contraddistinta da due aspetti di rilievo: il tender, ricavato da un carro cisterna e capace di ospitare un elevato tonnellaggio di acqua e carbone (durante il viaggio è stato infatti necessario solo un carico, peraltro per questioni di sicurezza) e la particolarità del regime di marcia: infatti, per specifiche necessità di progetto, la macchina è in grado di raggiungere la velocità massima (80 km/h) anche in caso di retrocessione, circostanza questa che in guerra permetteva un veloce disbrigo dalle linee di tiro nemiche. Il convoglio comprende una variegata serie di vagoni d'epoca - tra cui spiccavano un inedito carro a terrazzini a due assi e un carro bagagliaio austriaco, alcune centoporte di fabbricazione italiana ed una vettura Ristorante Buffet dalla spiccante colorazione azzurro elettrico.

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4. La locomotiva slovena SZ33037 nella stazione di Gorizia Centrale, segno inconfondibile dell'avvenuto allargamento (Foto Luigi d'Ottavi, 01 maggio 2004)

L'allargamento comunitario dai 15 stati membri originari, ragione dell'evento turistico, rappresenta un momento importante per l'Europa. Oltre alla Slovenia, altri nove stati sono entrati nell'Europa unita, portandola a 25 paesi aderenti. Si tratta di Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia e Slovacchia. Bulgaria e Romania dovrebbero fare il loro ingresso fra qualche anno mentre anche la Turchia ha posto la candidatura per l'adesione alla U.E. trovando però qualche ostacolo sulla sua strada. La prima pietra per la costruzione di una Comunità europea venne posta negli anni '50 dall'allora Ministro degli esteri francese, Robert Schuman che nel maggio 1950, prevedeva l'unificazione dell'industria carbosiderurgica europea in una Comunità europea del carbone e dell'acciaio.

Il piano Schuman divenne realtà il 18 aprile del 1951 a Parigi (Trattato di Parigi), con la conclusione, ad opera dei sei paesi fondatori (Belgio, Repubblica Federale di Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi), del trattato istitutivo della Comunità Economica del Carbone e dell'Acciaio (CECA), entrato in vigore il 23 luglio del 1952. Alcuni anni più tardi, gli stessi Stati istituirono, sulla base dei trattati di Roma del 25 marzo 1957, la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità europea per l'energia atomica (EURATOM), che diedero il via alle loro attività con l'entrata in vigore dei trattati istitutivi. Il primo gennaio 1973 hanno aderito alla Comunità anche Regno Unito, Danimarca (ad eccezione della Groenlandia) ed Irlanda seguiti nel 1981 dalla Grecia e nel 1986 da Portogallo e Spagna. All'allargamento verso sud ha fatto seguito, il 1° gennaio 1995, l'adesione di Austria, Finlandia e Svezia all'Unione Europea, istituita, il 1° novembre del 1993, con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht.

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5. La cartina dell'Europa. In giallo i 25 paesi aderenti all'Unione Europea

Precedentemente, il 14 giugno 1985, vennero firmati gli accordi di Schengen nella cittadina del Lussemburgo da cui presero il nome. I punti principali vedono l'abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne, collaborazione e coordinamento tra le forze di polizia dei paesi aderenti con l'integrazione delle loro banche dati. Attualmente questi accordi sono in vigore in tredici paesi dell'UE oltre a Islanda e Norvegia che ne sono fuori. Dal primo gennaio 2002 è diventata realtà anche la moneta unica europea, l'Euro presente in 15 paesi, con un cambio di un Euro a 1936.27 lire. Infine, il Consiglio Europeo di Copenaghen del 13 dicembre 2002 ha inaugurato una delle fasi storiche più ardite dell'unificazione europea: "l'allargamento ad est". Ma questa è cronaca recente.

Federica Lunedei e Luigi d'Ottavi - 21 maggio 2004

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