Dopo un periodo di accantonamento di parecchi anni, lo scorso 15 luglio la ALe 883.007 ha lasciato il capannone delle ex Officine di Gallarate (dove era stata ricoverata al coperto) per raggiungere Cremona, dove ne è previsto il recupero funzionale.
Insieme alla ALe 883.007 sono state trasferite a Cremona anche la rimorchiata Le 883.001 (già ripristinata anni fa dalle maestranze del deposito di Lecco), e la vettura ex. Bz 45.190, entrambe ricoverate all'interno dell'ex. Officina insieme alla ALe 883.007 fin dall'aprile del 2000.
Il viaggio di trasferimento è stato eseguito dalla D.343.2024, che ha raggiunto Gallarate a metà mattinata insieme al treno soccorso di Cremona.
I lavori però erano già iniziati fin dalla domenica precedente, quando un gruppo di volontari si sono dati da fare per ripulire tutto il binario di ingresso alle officine e l'area del ponte trasbordatore, che erano state letteralmente sommerse dalla vegetazione spontanea cresciuta negli ultimi anni.
Qualche momento di apprensione si è avuto quando, dopo aver lavorato egregiamente per un paio d'ore, il verricello del ponte trasbordatore ha smesso di funzionare proprio nel momento in cui si doveva estrarre la ALe dal capannone.
Nonostante tutti gli interventi, sembrava non esserci verso di rimetterlo in funzione, tanto che si erano già cominciate le operazioni per effettuare il traino a mano della elettromotrice fin sul ponte.
Per fortuna, dopo aver lasciato riposare il motore per un po' (bisogna tenere presente che era rimasto inutilizzato e senza alcuna manutenzione per parecchi anni), questi ha ripreso a funzionare normalmente, consentendo di ultimare le operazioni di trasbordo.
Finite le operazioni, il singolare convoglio composto dalla D.343.2024, 2 carri soccorso, vettura ex. Bz 45.190, Le 883.001 e ALe 883.007, ha lasciato Gallarate poco dopo le 12:30.
Secondo i progetti, i lavori di riparazione e recupero funzionale dell'elettromotrice dovrebbero iniziare a brevissimo, per cui ci sono buone possibilità di rivederla nuovamente in marcia per il prossimo anno.
L'occasione ha indirettamente riportato in primo piano il problema del destino delle ex. Officine di Gallarate, inutilizzate dalla metà degli anni '90. Si tratta di un impianto ancora in buone condizioni, custode di un'importante memoria storica, tecnica ed industriale del secolo scorso, meritevole di essere adeguatamente preservata e valorizzata.
Inoltre, l'insieme degli spazi disponibili, della struttura e la sua posizione geografica (nonché il fatto che l'area non è commercialmente sfruttabile per scopi edilizi in quanto a ridosso di un deposito dell'aeronautica militare), renderebbero questa struttura il luogo ideale per la creazione di un innovativo museo regionale dei trasporti su rotaia, perfettamente integrato nel territorio ed elemento culturale attivo.
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