MILANO - Il Palazzo Reale di Milano ospita dal 3 marzo al 3 luglio 2005 una grande mostra dedicata a uno dei periodi cruciali della storia italiana recente: gli anni compresi fra il 1948, con la definitiva uscita dall'emergenza del dopoguerra, e il 1960, anno in cui le Olimpiadi di Roma sancirono di fronte al mondo l'avvenuta trasformazione del Paese.
Le icone, gli oggetti, le opere, creati dagli artisti, architetti, fotografi e registi che di quegli anni furono i protagonisti, comporranno un mosaico capace di illuminare le peculiari caratteristiche della creatività italiana. Una grande occasione per accostare la riflessione di coloro che vissero quegli anni alla sorpresa delle generazioni che oggi sono eredi, spesso inconsapevoli, di quella straordinaria stagione.
Per la prima volta saranno compresi in uno sguardo d'insieme oggetti e progetti che hanno rivoluzionato i modi di vivere, di abitare, di spostarsi, di vestirsi, di lavorare e di divertirsi.
Un allestimento di forte valenza emotiva caratterizzerà la sala delle Cariatidi, che ospiterà una scenografia originale: una sorta di palinsesto degli anni '50 (di 12 metri per 36) in cui troveranno posto immagini, gli oggetti più evocativi, volti, suoni, documenti, in un grande affresco del costume e dei simboli dell'intero periodo. Attraverso questa introduzione immaginifica, si accederà alle singole sezioni, dedicate ad Architettura, Design e Grafica, Televisione e Cinema, Moda, Fotografia, Arte.
Per l'occasione è stato esposto in Piazzatta Reale, di lato al Duomo, la prima carrozza dell'ETR.252 "Arlecchino". L'organizzazione della mostra lo fa però figurare come ETR.300 "Settebello", certamente più conosciuto e blasonato del fratello minore.
L'ETR era accantonato in attesa di un finanziamento per il restauro funzionale presso le Officine Magliola di Santhià (VC).
Il trasferimento della carrozza dell'ETR è avvenuto il 25 febbraio scorso da Santhià a Milano via Torino Smistamento. La carrozza restaurata, dotata di respingenti e degli organi di aggancio, era infatti orientata lato Torino e un trasferimento in spinta per 100 km era sconsigliata. Il treno, composto da due carri soccorso, dalla D.342.4010 e dalla E.636.065, e giunto appositamente da Firenze, ha invertito il senso di marcia fra gli scali di Torino e nella notte tra il 25 ed il 26 febbrario ha raggiunto lo scalo milanese di Porta Romana.
Dopo l'evento potrebbe essere completato il restauro dell'intero convoglio, che andrà in forza alla Divisione Regionale Treni Storici.
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