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Treni storici









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da Treni storici del 29 settembre 1998

Di nuovo vapore in Calabria

di Mario De Prisco

Fra il 22 ed il 24 settembre un gruppo di appassionati britannici ha percorso diverse linee della Calabria utilizzando le locomotive disponibili.

E' stato un tour sicuramente interessante anche se non favorito dalla fortuna.
Il primo giorno ha visto impegnata la 740.009 per un treno fra Reggio Calabria e Roccella.
L'anziana locomotiva ha dato il meglio di sé fino a Bianco quando la sua corsa è stata interrotta da una improvvisa rottura dei tappi di sicurezza della caldaia.
La corsa è proseguita fino a destinazione sfruttando il solito diesel di riserva fino a Roccella. Da lì la comitiva ha proseguito il viaggio alla volta di Catanzaro con l'impiego di automotrici ALn.668.

Le giornate successive sono state appannaggio delle Ferrovie della Calabria che hanno portato la comitiva da Catanzaro lido a Cosenza e poi su in Sila fino a San Giovanni in Fiore.

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1. Locomotiva FCL 353 in arrivo a Rogliano, in testa alle due carrozze a carrelli (Fotogramma Mario De Prisco, 23 settembre 1998)

Purtroppo sulla tratta a cremagliera non è stato possibile impiegare la FCL 504 (unica macchina a vapore munita di meccanismo per la dentiera Strubb) in quanto da tempo ferma in attesa di riparazioni.
La prima parte del viaggio è stata comunque interessante per l'impiego degli spintori Diesel realizzati da Winthertur che, da quando sono in esercizio regolare le nuove automotrici della serie M4 350, sono ampiamente sottoutilizzati ed ai limiti dell'accantonamento.
Da Catanzaro Sala in poi il treno speciale è stato affidato alla Borsig FCL 353, che con la sua ampia sagoma non avrebbe avuto problemi a trainare le due vetture a carrelli del treno.

Per assicurare i rifornimenti e per sussidio in caso di necessità, il treno speciale era seguito da un "bis" formato da una delle locomotive diesel a carrelli della serie LM4 600 trainante un carro chiuso con le scorte di carbone ed un carro botte con la scorta d'acqua: in pratica un treno tender.

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2. Lo stesso convoglio dell'immagine precedente, ripreso pochi minuti dopo nella stazione di Rogliano, con il personale intento ad accudire la locomotiva (Fotogramma Mario De Prisco, 23 settembre 1998)

Purtroppo un problema ad uno dei cuscinetti, con eccessivi sintomi di surriscaldamento, ha costretto la comitiva a segnare il passo ed a ridurre sia pure di poco il programma iniziale: la corsa è infatti terminata a Rogliano con circa 50 minuti di ritardo sulla tabella di marcia.

Senza gli oneri del servizio speciale, la macchina ha poi proseguito con comodo verso Cosenza, dove in deposito ha ricevuto quel minimo di accudienza necessario per affrontare gli impegni del giorno successivo che ha visto il tour proseguire in direzione dell'altopiano Silano.
Anche questa volta la nostra 353 non ha potuto sviluppare appieno la sua potenza per i noti problemi al cuscinetto superati solo grazie alle attente cure del personale di condotta e abbondanti nonché frequenti lubrificazioni.

L'arrivo a Camigliatello solo alle 16 ha consigliato una veloce modifica al programma.
Un pullman ha portato la comitiva a San Giovanni in Fiore per un frugale pasto terminato il quale, dopo una rapida consultazione fra i partecipanti, si è deciso di sacrificare la parte turistica, che prevedeva una visita all'Abbazia Sambucina ed al museo della civiltà contadina, per ritornare al treno speciale e riprendere la strada per Cosenza.

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3. Un'immagine notturna della 353 ripresa in partenza da Piano Lago, dopo una verifica al cuscinetto caldo (Fotogramma Mario De Prisco, 23 settembre 1998)

In conclusione del viaggio è stato possibile raccogliere la soddisfazione degli organizzatori e dell'intera comitiva che ha manifestato il desiderio di ritornare per vedere all'opera gli altri gioielli delle ferrovie Calabresi che in questa occasione non è stato possibile muovere: la FS 981 per la linea a cremagliera Cosenza-San Fili, la FCL 504 per la linea di Catanzaro, la FCL 403 per la linea Silana, la FCL 188 per le linee Taurensi.

Questo elenco, lungi dall'essere sterile, spero dia un'idea precisa delle potenzialità disponibili in Calabria. E che i gruppi stranieri possano essere un'occasione da non perdere per rivitalizzare il settore dei treni speciali basti un solo dato: la comitiva ospitata in questi giorni fa parte di un club che conta oltre 10.000 iscritti.

Mario De Prisco - 29 settembre 1998

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