LECCE - Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre, tra l'ex Squadra Rialzo ed il piazzale della stazione, si è svolta una manovra del tutto "speciale", in virtù del materiale che ne è stato protagonista: la locotender 835.244 e due carrozze Centoporte, affidate alle cure del Museo leccese e mantenute in ottime condizioni grazie al lavoro ed alla passione dei volontari dell'AISAF.
La movimentazione di questo materiale è avvenuta in occasione di una serie di manifestazioni, tra cui l'inaugurazione ufficiale del raddoppio dell' ultima tratta della linea Adriatica, che hanno avuto la durata di tre giorni, dal 15 al 17 dicembre, offrendo al pubblico la possibilità di visitare il materiale d'epoca della DTR Puglia.
La manovra del convoglio storico leccese è iniziata poco dopo le 23, al giungere di una locomotiva da manovra del Gruppo 245 dall'impianto di Surbo Scalo, messa a disposizione per l'occasione da Trenitalia.
Dopo aver movimentato un carro merci, prossimo all'inserimento nel parco rotabili curati dall'AISAF, da un tronchino della stazione alla sede operativa del Museo (ex Squadra Rialzo), la 245 si è spostata al binario attiguo per agganciare la composizione storica formata dalla locotender e dale le due Centoporte. Terminato l'aggancio e la prova freno la locomotiva da manovra ha cominciato il traino del treno storico a bassa velocità, allo scopo di verificare che non ci fossero grippaggi di uno o più organi in movimento dell'anziana 835.
Grazie alla paziente e attenta lubrificazione di boccole e bielle operata dai volontari, il convoglio si è mosso con facilità fino quasi all'uscita del deposito museale, dove si è verificato un improvviso arresto, che non ha fortunatamente provocato alcun danno proprio in virtù della bassissima velocità tenuta dal personale di macchina della locomotiva da manovra. Il problema è stato causato dall'attrito di uno dei bordini della 835 contro il cemento che circonda i binari del deposito ed è stato superato dando maggiore potenza di traino alla 245.
Da questo momento in poi è stato un susseguirsi di manovre attraverso i diversi scambi del piazzale di Lecce che hanno portato il treno sul primo binario della stazione, appositamente lasciato sgombro per i giorni dell'esposizione.
Notevole ed emozionante l'attenzione dei membri dell' AISAF e del personale addetto alla manovra che ad ogni scambio impegnato dal convoglio, hanno controllato che ogni asse transitasse correttamente senza incorrere in dannosi svii prima di aumentare la velocità che comunque è rimasta quasi sempre inferiore al classico passo d'uomo.
Chi scrive non può negare l'emozione che l'intera operazione ha dato, e, fatto sconosciuto, l'emozione di ascoltare il "respiro" della locotender in movimento, dato dalle compressioni e espansioni dell'aria nei cilindri, essendo l'apparato di bielle e leve perfettamente integro e funzionante a dimostrazione che nonostante la veneranda età, la storica 835.244 è ancora in forma.
Giunto presso il primo binario il personale addetto alla manovra ha posizionato i cunei agli assi estremi del convoglio per scongiurare qualsiasi movimento durante i periodo dell'esposizione.
A questo punto, la locomotiva da manovra è tornata al deposito di Surbo Scalo dove l'attendeva una notte di manovre più consuete.
Nei giorni seguenti, la locotender e le due Centoporte, è stata ammirata dai visitatori ed è stata anche luogo di visita di politici locali, oltre che testimone delle celebrazione per il raddoppio della linea, terminata nel Luglio 2006.
Domenica 17 dicembre, ultimo giorno di permanenza del convoglio, si è aggiunto anche lo stupendo treno storico della DTR Puglia, mantenuto in efficienza anche grazie all'impegno dei volontari dell'AISAF di Taranto, giunto a Lecce nella tarda mattinata.
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