AVELLINO - Dopo più di otto anni tornano i treni sull'intero percorso della linea Avellino - Rocchetta Sant'Antonio. Per festeggiare l'evento sono stati organizzati per sabato 26 e domenica 27 maggio due treni storici Benevento - Avellino - Rocchetta (domenica 27 il treno da Benevento è limitato a Conza) con ritorno in serata e fermata nelle principali stazioni. Inizialmente i due convogli erano previsti con la locomotiva a vapore 625 ma un guasto ha costretto gli organizzatori a ripiegare su trazione Diesel, con le D.345.1142 e 1118. Sempre sabato 26 e domenica 27 la coppia di ALn.668.3169 e 3246 ha percorso invece la tratta tra Foggia e Lioni.
"Comincia da qui la seconda vita dell'Ofanto, questa linea è importante per il turismo in Irpinia, ma ha anche una valenza storica da non dimenticare e va rivitalizzata nella sua interezza" ha detto Mauro Moretti, Presidente di Fondazione FS che ha organizzato la due giorni di eventi, in occasione del taglio del nastro di sabato 26 maggio alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Importante il riscontro da parte di turisti ed abitanti delle zone interessate dal passaggio della linea ferroviaria: sui treni storici hanno viaggiato in totale più di 900 passeggeri mentre ad attendere i convogli nella varie città toccate dai treni erano presenti migliaia di persone.
La linea, lunga 120 km e che attraversa l'Irpinia fino ad arrivare nel Subappennino Dauno in provincia di Foggia, attraversa un territorio molto "difficile" con importanti opere civili: 17 gallerie per oltre 9 mila metri di lunghezza, 58 ponti principali di cui 26 a travata metallica oltre a 390 ponti secondari con luce inferiore a 10 metri. Nel dicembre 2010 è arrivata la chiusura al traffico commerciale a causa dei tagli operati dalla Regione Campania al settore dei trasporti pubblici. Ma grazie alle battaglie delle associazioni locali, supportate da Fondazione FS Italiane nella persona del Direttore Luigi Cantamessa, nel 2016 la linea è stata riaperta tra Rocchetta e Conza con l'effettuazione nel mese di agosto di alcuni treni storici. Nel 2017 sono stati guadagnati alla vegetazione altri 37 km di linea per arrivare ai giorni nostri con la linea totalmente recuperata ed atta ad ospitare i treni.
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