FIRENZE - Punto e a capo per il trasporto pubblico locale in Toscana. E' partita a mezzanotte del 1° novembre l'era di Autolinee Toscane, il nuovo gestore unico regionale per i servizi pubblici su gomma, prima realtà del genere in Italia.
L'azienda, controllata dal colosso francese RATP, dopo un lungo braccio di ferro con Mobit (il consorzio con a capo Busitalia che riuniva gli ex gestori) si è aggiudicata ufficialmente la gara regionale per undici anni di gestione, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato avvenuta il 21 giugno 2021.
Con l'arrivo di Autolinee Toscane hanno cessato il servizio le storiche aziende di trasporto come ATAF a Firenze, Cap a Prato o Copit a Pistoia, nate tra il dopoguerra e gli anni '70, che hanno permesso ai tanti cittadini di spostarsi all'interno delle città e delle province toscane.
Attualmente AT vanta una flotta di 2680 autobus, acquisiti dai precedenti gestori, e ha in programma un investimento di 306 milioni di euro per l'acquisto di 2100 nuovi bus, in modo da far scendere l'età media dei veicoli a 7/8 anni; i primi 68 autobus di nuova consegna dovrebbero arrivare entro la fine del 2021.
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