CASTEL GANDOLFO (Roma) - Dal "Vaticano d'inverno" al "Vaticano d'estate". E' disponibile dal 12 settembre il nuovo pacchetto per visitare il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, tradizionale sede delle vacanze estive dei Pontefici e i Giardini delle Ville Pontifice, comprensivo di viaggio in treno da Roma. Una doppia di Minuetto elettrici condurrà tutti i sabato i turisti dalla stazione della Città del Vaticano e Roma San Pietro fino a Castel Gandolfo ed Albano (vedi News ferroviarie del 12/09/2015).
Per la prima volta nella storia il Palazzo Apostolico, che durante le estati ha visto passare tra le sue mura tutti i Pontefici, che preferivano la frescura dei Castelli Romani con vista sul Lago d'Albano al caldo di Roma, apre le sue porte ai visitatori. Al primo piano del Palazzo, è stata allestita la Galleria dei Ritratti dei Pontefici che si sono avvicendati al Soglio di Pietro dal 1500 a oggi che inizia con Papa Giulio II, eletto nel 1503 per arrivare a Papa Francesco. A completare l'esposizione il Padiglione delle Carrozze, gli Apparati del Cerimoniale Papale e i costumi della Corte ecclesiastica, laica e militare. Sette gli ambienti aperti al pubblico tra cui il balcone da dove si può ammirare la vista sul Lago di Albano e su Roma sul balconcino dove i Papi recitano la preghiera dell'Angelus quando sono in villeggiatura a Castel Gandolfo.
Unico Papa dell'era moderna a non essersi ancora affacciato dal balcone di Castel Gandolfo è proprio Bergoglio, che ha scelto di passare l'estate nella sua residenza romana a Santa Marta.
Costruito intorno all'anno Mille come castello, nel 1604 divenne parte del patrimonio inalienabile della Chiesa. Nel 1626 il primo Papa a trascorrervi le vacanze è stato Urbano VIII che lo trasformò in Palazzo Apostolico e decretò che le villeggiature papali dovessero svolgersi proprio qui, in questo Palazzo, che divenne quindi, Apostolico.
Il nuovo servizio, pensato anche in vista del Giubileo Straordinario della Misericordia che inizierà il prossimo 8 dicembre, è stato inaugurato venerdì 11 settembre con un treno storico organizzato dalla Fondazione FS Italiane, che ha viaggiato dalla stazione Vaticana a Castel Gandolfo. Ospiti a bordo Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Osvaldo Gianoli, Direttore delle Ville Pontificie e Michele Mario Elia, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane oltre ai vertici di Trenitalia e Fondazione FS.
In testa al treno la locomotiva a vapore 625.017 che ha trainato due cento porte, la carrozza Presidenziale S6, una Az 21000 di prima classe e un bagagliaio a due assi, con in coda la D.445.1006. Tra sbuffi di vapore il treno ha lasciato la stazione Vaticana alle 10.28; palpabile anche dai finestrini del treno lo stupore degli abitanti dei palazzi vicini che hanno assistito al passaggio del convoglio salutando e riprendendolo con i telefonini. Stessa scena nelle stazioni attraversate: saluti e smartphone allopera per riprendere un treno a vapore, una cosa che non capita tutti i giorni.
Stampa e invitati sono stati fatti scendere dal treno nella stazione di Castel Gandolfo, il treno vuoto ha proseguito fino ad Albano. Il convoglio, che aveva in coda da Ciampino anche la D.445.1011, è stato quindi trasferito in quest'ultima località per poi tornare ad Albano nel primo pomeriggio per riprendere gli ospiti e riportarli a Roma San Pietro, ma questa volta senza la 625.017 sostituita dalla D.345.1021.
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