ROMA - Azzerati i vertici del Gruppo FS. Questa mattina l'intero consiglio di amministrazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha rassegnato le dimissioni, compresi il presidente Marcello Messori e l'amministratore delegato Michele Mario Elia. La rottura è arrivata dopo la decisione del governo di privatizzare fino al 40% dell'azienda di Villa Patrizi e la conseguente divisione tra ad e presidente su quali fossero gli asset da mettere sul mercato (vedi News ferroviarie del 23/11/2015).
Infatti Palazzo Chigi è intenzionato a lasciare in mani pubbliche l'infrastruttura, piano mal visto dall'ad Elia. La settimana scorsa, per superare l'impasse che si era creata ai vertici di FS, il premier Renzi e il ministro dell'Economia Padoan hanno invitato Messori ed Elia a farsi da parte.
Nei prossimi giorni sarà convocata un'assemblea per la nomina dei nuovi vertici. Tra i favoriti alla successione di Elia per portare le FS a Piazza Affari c'è Renato Mazzoncini, amministratore delegato di BusItalia, che ha cominciato il cammino verso la privatizzazione del 40% dell'Azienda.
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