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da Brevi ferroviarie del 22 luglio 2025

Nodo Ferroviario Bari Nord, Maiorano: 'No alla dismissione della linea storica'

di Redazione

Riportiamo di seguito la recente dichiarazione di Massimo Maiorano, ex consigliere del Comune di Bari con delega alla Qualità dei Servizi di Trasporto, in merito al progetto del Nodo Ferroviario di Bari Nord, che prevede una variante di tracciato sulla linea Adriatica tra Bari e Giovinazzo e la dismissione del tracciato storico passante per i quartieri baresi di Palese e Santo Spirito.


«La messa in sicurezza dei centri abitati in prossimità dei passaggi a livello di Palese e Santo Spirito è un'urgenza non più negoziabile. Su questo punto sono fermo da oltre vent'anni e la mia posizione non è arretrata di un solo centimetro:
• Tutela dell'attuale tracciato per i servizi regionali e metropolitani - l'ossatura quotidiana dei pendolari;
• Eliminazione delle interferenze urbane attraverso la realizzazione di sottovia o cavalcavia ciclopedonali;
• Variante esterna dedicata esclusivamente ai treni a lunga percorrenza e ai convogli merci.

Quando portai questa linea in Consiglio comunale nessuno - né i sindaci, né i parlamentari pugliesi, né larga parte della mia coalizione - ebbe il coraggio di sostenerla. Oggi i fatti mi danno ragione:
1. Il CIPESS - organo che finanzia solo opere strategiche e sostenibili - non può destinare risorse allo smantellamento di un'infrastruttura funzionante e già sostenibile, sarebbe un controsenso amministrativo prima ancora che politico;
2. Il nuovo Regolamento (UE) 2024/1679 sul TEN-T impone di potenziare e modernizzare le linee esistenti, non di cancellarle. Puntare alla demolizione metterebbe il progetto fuori norma e fuori Europa;
3. Senza quei binari, Palese e Santo Spirito resterebbero isolate, inghiottite dal traffico su gomma e condannate a un salto indietro di decenni;
4. Solo un progetto coerente con questi principi potrà attrarre fondi comunitari veri - dal Connecting Europe Facility (CEF) ad altri programmi europei - perché Bruxelles finanzia l'efficientamento delle reti, non la loro distruzione.

Sopprimere un'infrastruttura strategica, utilizzata ogni giorno da migliaia di persone, è una scelta miope e irresponsabile. Chi persiste su questa strada se ne assuma pubblicamente la responsabilità.

Io continuerò a difendere il territorio e i cittadini del Municipio V: messa in sicurezza dei centri abitati in prossimità dei passaggi a livello, separazione delle infrastrutture, realizzazione della variante per i soli treni a lunga percorrenza e merci, potenziamento della rete esistente e accesso a finanziamenti europei sono l'unica via per evitare che il nostro futuro finisca su un binario morto.»

Redazione - 22 luglio 2025

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