BOZZOLO (Mantova) - Dopo quasi ottant'anni di servizio, il ponte ferroviario sul fiume Oglio, lungo la linea Mantova-Milano, è stato definitivamente rimosso per far posto a una nuova infrastruttura moderna a doppio binario. La storica struttura, situata tra Bozzolo e Marcaria, era stata dismessa nel 2023 in seguito alla sospensione della circolazione ferroviaria tra Mantova e Bozzolo, necessaria per consentire i lavori di raddoppio della tratta Piadena-Mantova.
Il vecchio ponte, ricostruito tra il 1945 e il 1946, era costituito da tre campate reticolari in acciaio: due laterali di circa 40 metri e una centrale di 48 metri. Nei giorni scorsi, l'impalcato è stato "svarato" con un'imponente operazione di sollevamento che ha visto in azione due tra le gru cingolate più potenti d'Europa.
L'intervento è stato curato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), con direzione lavori affidata a Italferr S.p.A. e realizzazione da parte del Raggruppamento di imprese composto da Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., Saipem, Gruppo ICM e Salcef Group. Dopo un'accurata fase di progettazione, è stata scelta la soluzione più efficiente: lo smontaggio dei tre impalcati tramite sollevamento simultaneo.
Sul lato Bozzolo è entrata in azione una gru Tadano CC 38.650 da 625 tonnellate, mentre dal lato Marcaria ha operato una Demag CC6800 con una capacità nominale di 1.250 tonnellate.
Nei giorni precedenti, erano già stati rimossi binari e traversine e predisposti i tagli preliminari sulla campata centrale.
Le operazioni sono iniziate mercoledì 24 settembre con la rimozione della campata laterale C1, circa 137 tonnellate di acciaio, calata a terra e trasportata nell'area di smontaggio. Giovedì 25 è stata affrontata la fase più complessa: il recupero della campata centrale C2. Dopo aver sollevato la struttura di pochi centimetri, gli operatori hanno proceduto al taglio in due tronconi tramite cannelli ossipropanici, operando da piattaforme aeree in condizioni di massima sicurezza. Le due semicampate, del peso di circa 95 tonnellate ciascuna, sono state quindi sollevate e depositate a terra in modo sincronizzato dalle due gru.
Venerdì 26 settembre è stata infine rimossa la campata laterale C3, dal lato Marcaria, con una procedura analoga a quella adottata per C1.
Una volta a terra, le travate sono state sezionate per consentire il trasporto verso gli impianti di riciclo: l'acciaio del ponte verrà così riutilizzato per nuove opere, in un'ottica di economia circolare.
Conclusa la rimozione dell'impalcato, i lavori si sposteranno ora sulle pile e sulle spalle in muratura. Queste verranno demolite con escavatori dotati di martelli demolitori, secondo una metodologia "top-down" che prevede l'abbattimento dall'alto verso le fondazioni, garantendo stabilità e sicurezza in ogni fase dell'intervento.
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