Il 20 luglio scorso ricorreva l'anniversario del record italiano di velocità compiuto ben 66 anni fa dall'ETR.212 tra Firenze e Milano. Lo stesso giorno del 1939, in un periodo storico in cui vennero segnati numerosi primati sia di velocità che di viaggio anche al di fuori del campo ferroviario, l'elegante elettrotreno venne infatti utilizzato per questo scopo con una corsa lungo i 315 km che dividono il capoluogo toscano da quello lombardo. Il risultato che si ottenne fu davvero notevole: solo un'ora e cinquantacinque minuti di percorrenza, ad una velocità media di oltre 164 km/h, raggiungendo addirittura i 203 km/h nel tratto tra Pontenure e Piacenza. Un primato importante per quei tempi, ma che ancora oggi lascia a bocca aperta se si pensa che sulla stessa tratta, dopo 66 anni, i treni Eurostar impiegano, soste comprese, ben due ore e quarantasei minuti di percorrenza.
L'ETR.212, protagonista del primato di velocità del 1939, è stato trasformato nel settembre 1963 nell'ETR.232, oggi ultimo esemplare rimasto in funzione di tutto il Gruppo di questi elettrotreni. Il mitico convoglio è attualmente conservato, per volontà del CERS, presso la ex rimessa locomotive di Pistoia, ancora funzionante e con alcune migliaia di kilometri da percorrere prima della revisione.
La necessità imminente di effettuare controlli tecnici, ha spinto lo stesso CERS ad inviare l'elettrotreno da Pistoia a Firenze proprio il 20 luglio scorso, nel giorno dell'anniversario del record compiuto 66 anni prima. Si è trattato di una sorta di festeggiamento in piccolo della ricorrenza da parte degli uomini che si occupano del mantenimento dei rotabili d'epoca tra cui, appunto, l'ETR.232.
Presso l'impianto di Firenze Osmannoro sono stati effettuati i controlli necessari, che hanno riguardato soprattutto il sottocassa di ognuno dei quattro elementi del treno. L'ETR.232 è stato inoltre manovrato in modo da rientrare a Pistoia girato, ovvero con la testata dotata di pantografo invertita rispetto a prima, per consentire manovre più facili presso l'impianto pistoiese.
In questa particolare occasione l'ETR.232 ha dimostrato di essere ancora in ottime condizioni tecniche nonostante la lunga inattività. Durante il viaggio di andata a Firenze ha infatti raggiunto i 110 km/h, mentre nel rientro a Pistoia ha potuto toccare i 140 km/h tra Prato e la cittadina di destinazione.
Il buono stato di salute e la possibilità di percorrere ancora alcune migliaia di kilometri prima della scadenza della revisione, fa sperare in una maggiore valorizzazione dell'anziano ed elegante elettrotreno sia da parte di Trenitalia che da parte di associazioni e operatori turistici che negli ultimi anni hanno dimostrato di poter utilizzare il treno storico in modo vincente con il grande pubblico. Una maggiore considerazione potrebbe portare alla decisione di effettuare la revisione generale necessaria ad allungare la vita all'ETR.232 che rappresenta un pezzo importante della storia delle nostre ferrovie.
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