MILANO - Atmosfera d'altri tempi la mattina del primo novembre alla Stazione Centrale di Milano: sotto le monumentali arcate la "Regina" 685.089 attende la partenza per Torino, alla testa di un treno la cui composizione ricorda quella dei convogli che univano i due capoluoghi prima dell'elettrificazione della linea.
Il convoglio, denominato "Un treno a vapore contro i Tumori", è stato organizzato dalla Fondazione di Ricerca in Medicina Sperimentale (FIRMS) e dal Museo Ferroviario Piemontese (MFP), in collaborazione con GTT, Regione Piemonte e Gruppo Ferrovie dello Stato, per la raccolta di fondi per la ricerca in genetica e oncologia.
A Torino all'arrivo del treno erano presenti altri rotabili d'epoca, tra cui la T3 del Museo Ferroviario Piemontese e la 640.143 di Trenitalia.
Il viaggio si è svolto regolarmente secondo l'orario da "treno rapido" di un tempo e, grazie alle doti di velocità della locomotiva ed alla perizia dei "maestri" alla guida, che anche nell'aspetto al loro arrivo a Milano ricordavano i "musi neri" di tanti anni fa, in meno di due ore e mezzo ha compiuto il percorso fra le due città.
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