PORRENA (Arezzo) - E' stato trasferito nella mattinata di venerdì 9 ottobre, dal Deposito Officina Rotabili Storici di Pistoia alle OMS di Porrena, lo storico ETR.232 "Polifemo" della Fondazione FS per ricevere la Revisione Generale (vedi anche Brevi ferroviarie del 09/10/2020).
Il glorioso elettrotreno delle Ferrovie dello Stato, facente parte del gruppo degli ETR.200, fu consegnato dalla Breda nel gennaio 1939 con la classificazione di ETR.212; il 20 luglio dello stesso anno fu protagonista del famoso record percorrendo la distanza di 315 km tra Firenze e Milano in 115 minuti, alla velocità media di 165 km/h, con il raggiungimento di 203 km/h nei pressi di Pontenure. Trasformato in ETR.232 nel settembre 1963 con l'aggiunta della quarta cassa rimorchiata dotata di un salottino con 7 sedute, venne ulteriormente modificato nel settembre 1968 con l'adozione dei nuovi motori di trazione e carrelli che già equipaggiavano i nuovi ETR.250, assumendo la nuova classificazione di ETR.232P (cioè potenziato). Infine, nel luglio 1987 ricevette l'ultima modifica dell'allestimento interno con 84 posti di 1^ classe sulle carrozze 1 e 2, mentre le carrozze 3 e 4 ottennero in totale 156 posti di 2^ classe.
L'ultima uscita in pubblico dell'ETR.232 "Polifemo" è stata sotto le volte di Milano Centrale il 3 ottobre 2013, in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di servizio commerciale del Pendolino. Successivamente a questo evento, il "Polifemo" è stato ricoverato presso la Rimessa Presidenziale di Roma Termini dove ha sostato fino al 21 maggio scorso, quando è stato trasferito con un convoglio di servizio fino al DORS di Pistoia in attesa dell'inoltro alla revisione.
Il trasferimento dell'elettrotreno lungo la linea sociale di TFT da Arezzo a Porrena è stato curato dagli EDz.17 e .18, in luogo dei D.341 solitamente alla testa di questi particolari invii. Nelle officine private di Porrena verranno eseguiti i lavori di revisione e ammodernamento tecnologico, quali ad esempio l'installazione del SSB SCMT e della lateralizzazione, ormai indispensabili per la circolazione sull'infrastruttura ferroviaria nazionale senza incorrere in deroghe.
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