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Racconti di viaggio









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da Racconti di viaggio del 05 novembre 2004

In bici lungo la Drava

di Fabio Veronesi

L'estate, si sa, è il tempo delle tanto desiderate ferie; difficilmente però si riesce a conciliare la propria passione per le ferrovie con le proposte di familiari e amici.
Una piacevole eccezione è offerta dalla "Drauradweg", ovvero la pista ciclabile della Drava, che seguendo il corso del fiume collega Dobbiaco (BZ) a Villach (Austria) e oltre fino a Maribor (Slovenia) percorrendo parte del Tirolo e la Carinzia. L'itinerario consente di ammirare paesaggi stupendi, dalle Dolomiti di Sesto e di Lienz alla piana di Villach, costeggiando, oltre al fiume, anche le linee ferroviarie caratteristiche di questi territori alpini.

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1. L'Espresso 1603 Roma Tiburtina - S. Candido in arrivo a Dobbiaco, da dove parte la pista ciclabile lungo la Drava. (Foto Fabio Veronesi, 18 agosto 2003)

La pista ciclabile è in parte asfaltata e in parte sterrata, quindi è sconsigliato percorrerla con biciclette da corsa anche se comunque il fondo stradale è quasi sempre ben livellato e privo di buche. Non mancano tratti su strade aperte al normale traffico automobilistico ma l'invidiabile rispetto per pedoni e ciclisti permette di viaggiare in assoluta sicurezza.

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2. La cartina del percorso. (Disegno Fabio Veronesi)

Naturalmente il percorso consigliato va da Ovest ad Est, partendo dalla sella di Dobbiaco (1243 m), spartiacque tra il mare Adriatico ed il mar Nero, con arrivo a Villach (501 m). Di conseguenza la ciclabile è per la maggior parte in piano o in discesa ma non mancano comunque brevi tratti in salita. Le tappe intermedie si possono scegliere secondo le proprie necessità, non essendoci in generale problemi nel trovare campeggi e alloggi in camere o alberghi.

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3. A pochi passi dalla pista ciclabile, transita il treno Regionale 4633 Lienz - Spittal Millstättersee. (Foto Fabio Veronesi, 19 agosto 2003)

Partiamo in treno di prima mattina dalla stazione di Verona Porta Nuova con soltanto alcuni zaini. Un furgone trasporta le bici e tutto il necessario fino a Dobbiaco; da qui in poi, scaricate le bici, ci aspetterà nei vari punti prestabiliti lungo il percorso per le soste tecniche e i pernottamenti.
Il sempre più congestionato traffico lungo la Strada Statale 49 "della Pusteria" ci permette di arrivare a Dobbiaco più di mezz'ora prima del furgone.
Da qui inizia la prima tappa che ci porterà fino a Lienz, cittadina posta sulla confluenza dell'Isel nella Drava.
Percorriamo la pista ciclabile posta a ridosso della ferrovia e, una volta attraversata la caratteristica cittadina di S. Candido, proseguiamo lungo la Drava che in questo punto è poco più di un ruscello. Passati sul lato opposto della ferrovia superiamo, senza accorgercene, il Confine di Stato tra Italia e Austria.
Questo è il tratto con le discese più ripide in quanto si deve superare in soli 50 km un dislivello di più di 500 m.
La pista ciclabile è contraddistinta dalla sigla "R1"; fino a Lienz la maggior parte dei cartelli riporta anche la traduzione in italiano.

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4. Il Regionale 4628 Spittal Millstättersee - Lienz in arrivo a Lienz. (Foto Fabio Veronesi, 19 agosto 2003)

Il traffico ferroviario è quasi esclusivamente locale, svolto da convogli "City Shuttle" con in composizione carri merci adattati per il trasporto delle bici. E' infatti molto sfruttata l'opportunità di raggiungere S. Candido in treno da Villach, Spittal e Lienz con la bicicletta al seguito per poi percorrere la ciclabile. Purtroppo, come sul versante italiano, il traffico merci è piuttosto scarso.
Nelle vicinanze di Tassenbach la pista ciclabile attraversa per ben tre volte la ferrovia passando anche a fianco di un sezionamento della linea di alimentazione monofase. Proseguendo oltre, la ferrovia è difficilmente visibile a causa della rigogliosa vegetazione; unica eccezione poco prima di Lienz, dove un restringimento della valle permette una buona visuale sulla ferrovia che corre a mezza costa sul lato opposto della Drava.

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5. Treno e biciclette, fianco a fianco senza alcuna protezione! Un treno Regionale da Lienz procede verso Spittal Millstättersee, spinto da una locomotiva OBB 1142; subito dopo si riconoscono i due carri adibiti al trasporto di biciclette. (Foto Fabio Veronesi, 19 agosto 2003)

La mattina seguente, dopo una breve visita della città, riprendiamo il nostro viaggio. Poco oltre Lienz la ciclabile corre a fianco della ferrovia per un primo tratto di circa 5 km. Nei pressi di Oberdrauburg attraversiamo un caratteristico borgo alpino oltre il quale si apre la visuale su uno scorcio che sembra uscito da un plastico: la ferrovia supera la Drava su un bel ponte ad arco in ferro preceduto da un passaggio a livello. Lasciato il paese, costeggiamo la ferrovia per altri 7 km circa fino a Dellach e da qui raggiungiamo Greifenburg percorrendo prima uno sterrato all'interno del bosco e poi una stradina che si snoda tra caratteristici paesi e verdi prati.

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6. Una caratteristica inquadratura nei pressi di Oberdrauburg, con il ponte in ferro ed il passaggio a livello di vecchio tipo, al servizio della pista ciclabile. (Foto Fabio Veronesi, 19 agosto 2003)

La terza tappa ci conduce da Greifenburg (644 m) a Spittal (560 m) in circa 40 km. Il percorso è molto bello, con lunghi tratti in leggera discesa che lambiscono i piccoli borghi distribuiti sui dolci pendii della valle. Solo nei pressi di Möllbrücke ci avviciniamo alla ferrovia ma già dopo pochi chilometri ci troviamo a mezza costa sul tratto forse più impegnativo di tutta la ciclabile, caratterizzato da ripidi e frequenti saliscendi.
Da Spittal il percorso è pianeggiante e anche la Drava, che ormai ha raggiunto una portata ragguardevole, scende lentamente verso l'ancora lontanissimo Danubio.

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7. Immerso nel verde paesaggio, il treno R 4616 Villach HBF - S. Candido transita nelle vicinanze di Möllbrücke. (Foto Fabio Veronesi, 20 agosto 2003)

Il tratto ferroviario Spittal - Villach è comune alle linee da S. Candido e Salzburg: la linea è a doppio binario e il traffico è molto più intenso e variegato. Nonostante i binari corrano poco lontano dalla ciclabile, a causa degli alberi è difficile vedere bene i convogli in transito; l'unica possibilità è quella di percorrere una delle strade secondarie che intersecano la nostra "R1" in modo da portarsi a ridosso delle rotaie. A Gummern ritorniamo a fianco della ferrovia per rimanervi fino a Villach, meta della nostra quarta tappa.

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8. Nella stazioncina di Weissenstein Kellerberg, il regionale 4615 Lienz - Villach HBF è ripreso mentre effettua servizio viaggiatori. (Foto Fabio Veronesi, 22 agosto 2003)

Da Villach sono numerosi i percorsi ciclabili che portano ai vari laghi della zona. Decidiamo di seguire la "R2" che si snoda lungo l'intero perimetro dell'Ossiachersee, il lago di Ossiach, caratterizzato dalla presenza di numerosi centri di villeggiatura grazie alle sue tiepide acque. La sponda a Nord è percorsa dalla pittoresca Kanzelbahn, ferrovia che collega Villach con St. Veit a.d. Glan, le cui rotaie corrono a pochi passi dalla ciclabile. Dopo un meritato pomeriggio di riposo ad Annenheim rientriamo a Villach.

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9. Regionale 4310 Villach HBF - St. Veit a.d. Glan in arrivo ad Annenheim, sulle sponde dell'Ossiachersee. (Foto Fabio Veronesi, 22 agosto 2003)

Il viaggio si avvia alla conclusione: la mattina seguente usciamo dalla città passando accanto ad un interessante tratto di ferrovia a più binari che unisce la stazione di Warmbad Villach con il bivio da dove si diramano le linee per Tarvisio e Jesenice. Dopo aver seguito un'ampia curva della ferrovia proseguiamo per un breve tratto all'interno di un fitto bosco seguendo le indicazioni per la "R3", la pista ciclabile che si snoda lungo la valle del Gail. Qui il fondo stradale è meno curato e anche le indicazioni si fanno più lacunose e bisogna fare attenzione a non sbagliare direzione.

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10. Una locomotiva "Taurus" OBB 1116 al traino di un breve merci a Villach Westbahnhof. (Foto Fabio Veronesi, 22 agosto 2003)

Una volta arrivati ad Arnoldstein scavalchiamo la ferrovia e imbocchiamo la strada che conduce al Confine di Stato. Ritornati in Italia, passiamo accanto alla ex stazione di Tarvisio Centrale e, dopo aver attraversato il centro della cittadina, giungiamo finalmente alla stazione di Tarvisio Boscoverde dove si conclude il nostro viaggio.
Dopo aver caricato le bici sul pulmino, stanchi ma contenti saliamo sull'EC "Carlo Goldoni" sicuri di non dimenticare questa bella vacanza.

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11. Nuovamente in italia, un pesante treno merci entra nella stazione di Tarvisio Boscoverde con i pantografi abbassati, in prossimità del sezionamento. (Foto Fabio Veronesi, 23 agosto 2003)

Il percorso

QuotaLocalitàkm totali
1.241Dobbiaco (Toblach)0
1.175San Candido (Innichen)10
1.113Confine Italia - Austria14
1.080Sillian19
Tassenbach23
893Abfaltersbach29
814Thal39
673Lienz50
621Oberdrauburg72
Dellach im Drautal81
640Berg im Drautal87
644ponte per Greifenburg93
617ponte per Steinfeld99
583Lind im Drautal107
559Sachsenburg114
557Möllbrücke116
Baldramsdorf125
560Spittal a.d. Drau130
518diga di Paternion145
Kellerberg153
500Töplitsch - Gummern157
518Ossiacher See (+29 km)
501Villach168
Neuhaus a.d. Gail184
578Arnoldstein192
646Confine Italia - Austria196
816Tarvisio203

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12. La Drava tra San Candido e Lienz. (Foto Dario Adami, 18 agosto 2003)

Fabio Veronesi - 05 novembre 2004

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