POLONIA - Dopo Alstom, anche Pesa entra nel mondo della trazione a idrogeno. Nel mese di settembre prossimo, il produttore polacco presenterà il prototipo della sua prima locomotiva a idrogeno, la SM42Dn, che verrà impiegata presso la raffineria di Płock.
La locomotiva potrà trainare fino a un massimo di 3200 tonnellate e sarà azionata da quattro motori asincroni con una potenza nominale di 180 kW, due inverter di trazione ABB raffreddati a liquido (un inverter per due motori di trazione) con un convertitore ausiliario (3 × 400 V) e una batteria di trazione in tecnologia LTO con una capacità di 167,7 kWh, con due set completi di celle a idrogeno. Il mezzo è inoltre dotato di freno elettrodinamico.
Pesa, tuttavia, guarda anche al futuro del trasporto passeggeri a idrogeno e annuncia che è in corso la progettazione di una nuova piattaforma Regio160. Si tratta di convogli per il trasporto regionale che possono raggiungere la velocità massima di 160 km/h, alimentati appunto a idrogeno.
Con queste due novità nell'ambito della trazione merci e passeggeri, Pesa e l'industria polacca puntano su un futuro con emissioni ridotte per il trasporto su ferro. Questo soprattutto considerando che il competitor Alstom ha già in produzione treni a idrogeno basati sulla piattaforma Coradia iLint, mentre alcune regioni in Francia e Germania hanno già ordinato più di 100 treni alimentati a idrogeno.
Il Green Deal dell'Unione Europea imporrà cambiamenti nei trasporti introducendo limiti per le emissioni di CO₂, che dovrebbero diminuire del 30% entro il 2030. Fino al 2050, inoltre, l'UE intende stanziare da 180 a 480 miliardi di euro per investimenti strategici nelle tecnologie dell'idrogeno applicate ai trasporti.
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