MILANO - Nella terza settimana di gennaio quasi tutto il Nord Italia è stato interessato da abbondanti nevicate, perdurate per quasi due giorni consecutivi. Il capoluogo lombardo ha visto cadere almeno quaranta centimetri di neve, come non accadeva da oltre vent'anni, dopo quell'ancor più eccezionale fenomeno del 1985 che tutti i cittadini ancora ricordano. La circolazione ferroviaria non è mai stata bloccata in tutto il nodo milanese, ma moltissimi sono stati i disagi per chi aveva necessità di spostarsi. Ritardi e soppressioni hanno caratterizzato le difficili giornate di pendolari e viaggiatori da giovedì 26 a sabato 28 gennaio, sia per quanto riguarda il servizio ferroviario che per quello dei mezzi pubblici urbani.
Autobus e tram, di cui alcuni sono anche deragliati, hanno circolato con difficoltà per la neve che ha continuato ad accumularsi per le strade della città, nonostante il continuo lavoro di mezzi spalaneve e squadre di operatori.
Molti treni Eurostar ed Intercity per Venezia e Torino sono stati soppressi, così come moltissimi collegamenti regionali. Quelli che hanno viaggiato, lo hanno fatto con ritardi enormi.
Con la chiusura degli aeroporti di Linate e Malpensa, Trenitalia ha di fatto garantito la mobilità da e per il capoluogo lombardo. Infatti verso sud non ci sono state soppressioni, anche se i ritardi erano consistenti, superando il più delle volte le due ore.
Per almeno 24 ore, inoltre, è stato bloccato in territorio svizzero il traffico sulla linea del San Gottardo, tra Chiasso e Lugano.
Il servizio merci è rimasto invece quasi completamente bloccato dalla giornata di venerdì 27 gennaio, con gli scali milanesi pieni di convogli fermi e binari che sono stati completamente ricoperti da un'alta e soffice coltre bianca.
Le locomotive in sosta nel deposito di Milano Smistamento sono state ugualmente ricoperte di neve, con il risultato che sabato 28, quando la nevicata era ormai terminata, non era possibile alzare i pantografi senza prima rimuovere la pesante copertura bianca. Le macchine rimaste in officina o giunte da altri impianti sono state mantenute in presa per evitare che il ghiaccio o altre precipitazioni nevose determinassero il loro inutilizzo.
La terza nevicata dell'inverno 2005/2006 a Milano, si è dimostrata una delle più abbondanti degli ultimi decenni, dimostrando che fenomeni di questo genere, sebbene eccezionali, possono sempre verificarsi e richiedono la giusta preparazione da parte delle autorità competenti, soprattutto in materia di trasporti pubblici.
👉 Iscriviti alla newsletter quotidiana gratuita di FERROVIE.IT per ricevere tutte le mattine le ultime notizie.
👉 Unisciti al nostro canale WhatsApp per aggiornamenti in tempo reale.
👉 Condividi: