di Giancarlo Scolari
Solo poche settimane fa l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, aveva annunciato alla stampa le novità riguardanti l'offerta Alta Velocità e quanto saranno "coccolati" i viaggiatori della stessa. Oltre a questa piccola percentuale di clienti, esiste un'altra realtà ben più numerosa, quella dei Pendolari. Ricca di disagi, ritardi, vessazioni e anche umiliazioni. Scene quotidiane in tutta Italia, senza distinzioni geografiche. Persone che passano più tempo della propria giornata sui treni che con i propri cari. E che molto spesso subiscono i disagi in silenzio, senza la minima possibilità di uno sfogo, senza poter sentirsi dire "scusate". A volte anche lo scrivente, quando costretto a dover lasciare l'auto a casa, entra a far parte di questo girone dantesco.
Il racconto comincia la mattina del 17 novembre, in una Roma alle prese con il vertice FAO con la conseguente chiusura al traffico di una vasta area nella zona del Circo Massimo e di ben due cortei che attraversano il centro cittadino. Stazione, o meglio fermata di Tor Sapienza sulla FR 2 Roma - Tivoli - Sulmona, una piccola cattedrale nel deserto: il parcheggio è ancora chiuso dal gennaio 2007 (inaugurazione con autorità 1 febbraio 2007), anno di apertura dell'impianto, non c'è una biglietteria e non c'è un elenco di punti vendita dove è possibile acquistare i biglietti, non ci sono telefoni, l'unico bar è su via Tor Cervara mentre per la rivendita dei giornali si deve camminare fino alla piazza centrale di Tor Sapienza. Alle 9 il tabellone delle partenze dà tutti i treni in orario ad eccezione dei Roma / Lunghezza / Roma, soppressi.
Ogni due o tre minuti vengono annunciate le soppressioni mentre per gli altri treni non c'erano notizie. L'attesa per il Regionale 24019 da Tivoli a Roma Tiburtina delle 9,08 si allunga, ma nulla accade. Ad un certo punto dall'altoparlante si sente gracchiare una voce, si riesce a capire solo "Roma Tiburtina - Roma Prenestina" e "Soppressioni e ritardi". Con gli altri sventurati in attesa ci guardiamo in faccia come a chiedersi "Ma tu hai capito che ha detto?". Intanto scorrono i minuti, si capisce che era successo qualcosa di grosso, non passavano neanche i treni verso Tivoli. Consulto dal mio telefonino "mobile.viaggiatreno" ma anche da li nessuna notizia. Nel frattempo, quasi a beffarci, transitano a pochi metri sull'adiacente linea AV le Frecce.
La rabbia comincia a farsi sentire, abbandonati a noi stessi senza uno straccio di informazione. Dopo 45 minuti di vana attesa si decide di affidarci ai servizi pubblici di superficie. Mentre attendiamo il nostro autobus vediamo fermarsi davanti alla stazione di Tor Sapienza un pullman Gran Turismo con la scritta "Servizio sostitutivo FS". Solo che nessuno ci ha detto nulla. Una volta arrivato in redazione scopro che il treno che stavo aspettando era stato sostituito da un autobus!! Intanto alle 16,32 le principali agenzie di stampa lanciano la notizia di un guasto sulla Roma - Tivoli. Ecco il testo completo:
FERROVIE: FS, SU LINEA TIVOLI-ROMA CIRCOLAZIONE INTERROTTA PER ROTTURA CAVO = Roma, 17 nov. - (Adnkronos) -Circolazione ferroviaria interrotta, questa mattina dalle 7.30 alle 11.15, sulla linea Fr2 da Tivoli a Roma per la rottura di un cavo della linea elettrica che ha causato danni agli apparati della centralina di Bagni di Tivoli. Lo riferiscono le Ferrovie dello Stato spiegando che per ridurre i disagi ai viaggiatori, il Gruppo Fs ha istituito servizi sostitutivi con autobus fra Roma Tiburtina e Tivoli. Il danno ha provocato anche un blackout out degli annunci sonori nelle stazioni della linea. Fs spiega che la circolazione è ancora perturbata dato che la complessità del guasto limita la potenzialità degli apparati. Attualmente la frequenza delle corse non è ancora quella programmata in orario. Il ritorno alla normalità del servizio è prevista nel tardo pomeriggio. (Ana/Col/Adnkronos) 17-NOV-09 16:32 NNN
Per il ritorno a casa mi preparo a subire dei ritardi. Cosa che è puntualmente avvenuta. Arrivo alla stazione Tiburtina, i monitor e i tabelloni luminosi sono tutti spenti, centinaia e centinaia di persone vagano tra i binari 19 e 25 alla ricerca di quale treno partisse sulla FR 2. Ad aggravare la situazione la pessima qualità degli scarsi annunci sonori ai binari in questione. In alcuni punti non si sentono neanche. Ovvia anche l'assenza di personale di Trenitalia e RFI, una costante in tutti questi disagi. La comunicazione è affidata alla pazienza e alla buona volontà del Personale di Macchina e di Bordo dei treni. Alle 18 è partito il 24056 mentre quelli delle 17,31 e 17,45 lasciano Tiburtina solo dopo le 18,15. Sul nostro treno si è viaggiato stipati all'inverosimile, con difficoltà anche nella chiusura delle porte. Finalmente, con un po' di ritardo si riesce ad arrivare a casa.
Il giorno successivo, come nel film "Ricomincio da Capo", la scena si ripete. Arrivo fiducioso alla stazione di Tor Sapienza per prendere il 24015 per Tiburtina. Prima di scendere al piano binari controllo i tabelloni luminosi: tutti i treni in orario, ma è rimasto aggiornato alle 7 del mattino. Brutto presagio. Infatti passano i minuti e nessuna notizia del nostro treno. Stavolta neanche gli annunci audio. Qualche viaggiatore in attesa comincia a fare un giro di telefonate. E alla fine esce la notizia che tutti temevamo: anche oggi linea interrotta per la caduta della linea aerea.
Ora quello che va all'occhio di tutti è la totale assenza di informazioni e di assistenza.
Il giorno precedente dopo 2 ore Trenitalia o RFI non sono stati capaci di mandare del personale per assistere e informare i viaggiatori isolati nelle fermate. Personalmente rimpiango quando Tor Sapienza era una stazione dove c'era un capostazione, che ti informava e ti dava assistenza. Con i lavori per l'AV la stazione è stata spostata ed è diventata una fredda fermata sotterranea. Il 18 novembre addirittura la situazione era ampiamente prevedibile, ma nessuno dell'Assistenza Clienti o della Protezione Aziendale è stato mandato a dare assistenza e informare nelle stazioni. Magari gli stessi che appena vedono in stazione un appassionato tirare fuori la propria letale arma, ovvero la macchina fotografica, gli si avventano contro minacciandolo quasi fosse un pericolo terrorista.
Questo da me raccontato è solo un episodio, cronaca quotidiana per tanti pendolari, ma che rispecchia quanto in Trenitalia ci siano "clienti" di serie A e di serie B. Quanto in Trenitalia non ci sia il minimo rispetto nei confronti del viaggiatore che non viaggia sulle Frecce. Per carità, un guasto ci può stare, ma quello che è inammissibile è vedere quanta approssimazione ci sia nell'assistenza ai clienti, nella gestione dell'emergenza, della crisi. Purtroppo, per chi come me ha un minimo di esperienza di viaggi fatti all'estero, è subito evidente come al di la delle Alpi la situazione è totalmente opposta. Di chi è la colpa di tutto ciò? Anche qui Trenitalia dà la colpa a RFI, RFI fa spallucce e dice che i treni li fa Trenitalia. Forse viene da pensare che la colpa sia invece del viaggiatore, che si affida proprio a loro per i propri spostamenti, come se dovesse espiare chissà quale colpe, magari di un'altra vita.
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