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da News ferroviarie del 30 luglio 2018

Nuova stazione a Lavis

di Fabio Veronesi

LAVIS (Trento) - Può il rifacimento di una stazione ferroviaria su una linea locale, per di più a scartamento ridotto, mettere insieme le esigenze di ricucitura urbana di un centro abitato e porre le basi per la realizzazione di una moderna infrastruttura a doppio binario, per collegare rapidamente e frequentemente la periferia con la città? A quanto pare, sì.

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1. La nuova stazione di Lavis. In alto si scorge parte del fabbricato viaggiatori. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)
2. Il piano binari della nuova stazione. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)
3. Il lato nord nel punto in cui i binari ritornano all'aperto. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)
4. Il treno inaugurale appena giunto da Zambana. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)

Sabato 28 luglio è stata infatti inaugurata la nuova stazione di Lavis della ferrovia Trento - Malé - Mezzana.
Posta nella tratta che corre lungo la valle del fiume Adige, la nuova stazione si sviluppa ad una profondità di circa 7 metri e presenta una lunghezza della tratta interrata di circa 760 metri. E' dotata di due binari, che proseguono fino alla successiva stazione di Zambana, interrata e predisposta per il doppio binario già nel 2007. Il nuovo tracciato ha inizio poco a sud di Via Zandonai e torna in superficie immediatamente prima del ponte sull'Avisio, attraversando la zona ovest dell'abitato di Lavis. Con questo intervento sono stati anche eliminati tre passaggi a livello che creavano notevoli problemi di traffico, sia sulla viabilità locale che sulla vicina Strada Statale 12.
Degno di nota è l'impiego dell'innovativa catenaria rigida, implementata da GCF - Generale Costruzioni Ferroviarie, per gli impianti di trazione elettrica in galleria (vedi Brevi ferroviarie del 04/07/2018).

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5. Il palco con le autorità. Al microfono il Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, residente a Lavis. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)

La cerimonia è iniziata con il viaggio di un treno speciale da Trento che ha trasportato a Lavis, dopo essere giunto fino a Zambana percorrendo il nuovo tratto a doppio binario, le autorità e i giornalisti. Dopo il suo arrivo alla nuova stazione si è svolta l'inaugurazione ufficiale.

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6. L'uscita nord della nuova stazione di Lavis, con il doppio binario che prosegue fino a Zambana. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)

"Mi sento orgoglioso" - ha detto il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi - "di vivere in Trentino, dove l'autonomia produce risultati positivi come questo. Dove si può decidere come esercitare le proprie competenze, in un sistema che si basa sul fatto che le risorse locali arrivano dalle tasse pagate dai cittadini e dalle imprese. Anche la Trento-Malé è frutto del protagonismo del territorio e delle comunità che l'hanno a suo tempo fortemente voluta. Ora come allora è una realtà con i piedi piantati nel presente ma lo sguardo rivolto al futuro".
"Voglio rivolgere un ringraziamento" - ha sottolineato l'Assessore provinciale alle Infrastrutture e all'Ambiente, Mauro Gilmozzi - "a chi ha lavorato per questo risultato che porta con sé nuove opportunità sul piano della mobilità, coinvolgendo anche temi come l'urbanistica, la vivibilità del territorio, il traffico".

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7. Vista dai marciapiedi. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)

Gli impegnativi lavori per la realizzazione della nuova stazione di Lavis sono stati affidati il 28 giugno 2016 all'Associazione Temporanea di Imprese formata da Carron Costruzioni Generali, SWS Engineering e geologo Dario Gaspari (vedi Brevi ferroviarie del 29/06/2016). In quell'occasione è stato sottolineato come si trattasse di un intervento atteso dalla comunità, importante sotto il profilo urbanistico, della viabilità complessiva del paese e della zona, della sicurezza, dell'intermodalità, dell'efficienza del sistema complessivo dei trasporti su rotaia.
Per ridurre al minimo l'interruzione dell'esercizio ferroviario, tra giugno e luglio del 2017, in soli 32 giorni si è provveduto allo smantellamento della linea preesistente, alla realizzazione del solaio della futura galleria artificiale tramite la posa di 270 lastre prefabbricate di tipo Top Bridge, l'armamento ed il getto di calcestruzzo, e alla ricostruzione, sopra la soletta, del binario e degli impianti provvisori di trazione elettrica in modo da consentire la ripresa del traffico ferroviario.

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8. Vecchio e nuovo a Lavis, con la storica B 51 e il moderno ETi 405. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)
9. Uno dei pannelli informativi all'interno del fabbricato viaggiatori. (Foto Fabio Veronesi, 28 luglio 2018)

Fabio Veronesi - 30 luglio 2018

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