ROMA - Finalmente elettrificata la ferrovia internazionale più corta del mondo. Sono attualmente in corso a cura di RFI i lavori di installazione della linea di contatto lungo il binario che collega l'Italia allo Stato della Città del Vaticano.
La linea a semplice binario si dirama dalla stazione Roma San Pietro lungo la linea Roma - Viterbo a cui corre parallela nel primo tratto; percorre poi i 143 metri del viadotto del Gelsomino sopra la via Aurelia per raggiungere le mura leonine. All'interno del portone in ferro, gli ultimi 200 metri di binario incontrano in curva il Fabbricato Viaggiatori della Stazione Vaticana, progettata dall'ingegnere Giuseppe Momo ed inaugurata nel 1933. La stazione è dotata di un breve binario di disimpegno e di due piccoli tronchini, tutti collegati tramite un'asta di manovra posta nella galleria terminale lunga 97 metri.
Costruita dalle FS in ottemperanza al Trattato del Laterano del 1929, la Ferrovia Vaticana con i suoi 1,27 km vanta il primato di ferrovia internazionale più corta del mondo. Durante la sua storia non ha mai visto un intenso traffico di passeggeri o di merci, venendo usata soprattutto in caso di eventi speciali; il primo pontefice a lasciare il Vaticano in treno fu Giovanni XXIII, il 4 ottobre 1962, in occasione del suo pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi prima del Concilio Vaticano II. La trazione fu assicurata da una coppia di locomotive a vapore Gr. 625, poi sostituite da una doppia trazione di E.428 a Roma Trastevere. Invece l'8 novembre 1979, XXI Giornata del Ferroviere, fu un ETR 254 trainato da una D.445 ad accompagnare Giovanni Paolo II fino a Roma Smistamento.
L'ultima occasione di vedere un convoglio italiano oltre il Confine di Stato si è avuta il 23 giugno scorso, quando la Stazione Vaticana ha accolto "Il Treno dei Bambini", un treno speciale partito da Milano Centrale che ha trasportato a Roma oltre 250 bambini in difficoltà provenienti da case famiglia di Milano, Bologna e Firenze (vedi News ferroviarie del 23/06/2013).
In occasione di questi eventi la scelta del materiale rotabile deve cadere necessariamente su mezzi leggeri a trazione termica (Minuetto Diesel, automotrici) o su materiale a lunga percorrenza accompagnato da una coppia di locomotori Diesel per la trazione e le manovre. Così è stato lo scorso giugno, quando due D.445 hanno scortato a destinazione l'ETR.600 impiegato per "Il Treno dei Bambini". L'alimentazione dei servizi di bordo durante la giornata è stata assicurata da un brevissimo tratto di linea di contatto provvisoria a 3,4 kV installata da RFI all'esterno del portone, e l'ETR.600 è stato fatto arrestare con il pantografo di coda in corrispondenza del tratto di catenaria posticcio.
L'esperimento è stato considerato positivo, tanto da voler rendere permanente la soluzione; stavolta le operazioni riguardano tutta la tratta in territorio italiano, dalla stazione di Roma San Pietro fino alle mura vaticane.
La palificazione per la TE viene posata utilizzando sostegni metallici annegati nel ballast in luogo dei classici basamenti di cemento. Al termine dei lavori sarà possibile per un moderno elettrotreno percorrere la linea senza l'ausilio di alcuna macchina Diesel di scorta ed anche restare alimentato durante la sosta utilizzando il pantografo di coda.
Dato che fra i rotabili di pregio delle Ferrovie dello Stato si annoverano ormai solamente mezzi elettrici, questa elettrificazione non mancherà di rendersi utile in occasione di futuri viaggi speciali da e per il Vaticano. In aggiunta, come conseguenza forse più pragmatica, la stazione di Roma San Pietro si troverà ad avere a disposizione un binario aggiuntivo per il ricovero di materiale a trazione elettrica.
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