CIVITAVECCHIA (Roma) - Dopo 55 anni il porto di Civitavecchia perde le invasature FS e i binari di collegamento. Il 29 giugno sono cominciati i lavori di rimozione delle rotaie nell'aria del porto, che dallo scalo ferroviario e passando davanti al fabbricato dell'Autorità Portuale, arrivavano alla stazione di Civitavecchia Marittima e infine alle invasature per i traghetti ferroviari della flotta FS. Con la demolizione dell'ultima invasatura si chiude definitivamente il servizio di traghettamento dei rotabili ferroviari tra con la Sardegna (lunghezza rotta 115 miglia).
Attualmente il principale porto laziale dispone di uno scalo ferroviario dove si attestano i treni merci provenienti da Civitavecchia Centrale tramite l'apposito raccordo, e anche il servizio periodico della Seatrain per Roma San Pietro, in coincidenza con le navi da crociera.
La storia dei collegamenti marittimi regolari tra Civitavecchia e Golfo Aranci delle Ferrovie dello Stato viene inaugurata nel 1961 con il trasporto misto di treni, automezzi e passeggeri; nel 2000 è stato sospeso il traghettamento di passeggeri e veicoli e per 9 anni le navi traghetto FS hanno continuato a viaggiare regolarmente sulla stessa rotta, ma per il solo trasporto di treni merci. Dal 2009 i collegamenti tra Civitavecchia e Golfo Aranci sono stati sospesi, e il servizio è stato trasformato a "chiamata" attivandolo quando si rendeva necessario trasferire rotabili dal Continente sull'Isola, dislocando dalla Sicilia una delle navi ferroviarie di RFI. Dal 2010, con la definitiva chiusura dell'impianto di Civitavecchia Marittima, e il successivo trasferimento di mezzi e gran parte del personale a Messina, i collegamenti con Golfo Aranci avvengono da Messina utilizzando le navi Villa o Scilla (lunghezza rotta 333 nm).
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