Lo scorso 13 ottobre, la Comunity of European Railways (CER - www.cer.be) ha celebrato le imprese ferroviarie ed i gestori dell'infrastruttura europei organizzando una festa in grande stile, a Schaerbeek vicino Bruxelles.
L'idea del "Rail Event" ha preso le mosse dalla manifestazione tenutasi lo scorso anno a Parigi ("Le train capitale"), condividendone l'intento celebrativo. Tuttavia, invece di portate il treno in mezzo alla gente, questa volta ci si è adoperati per portare la gente dove operano gli addetti ai lavori: all'interno di un grande impianto per la manutenzione del materiale rotabile, per la precisione dentro una nuova rimessa destinata alla revisione delle carrozze belghe.
Visto che si trattava di celebrare le ferrovie europee davanti a centinaia di invitati (tra cui parlamentari, membri della Commissione europea, rappresentanze ufficiali degli Stati membri e del mondo dei trasporti operanti a Brussels) si è voluto organizzare la cosa in grande stile, iniziando a lavorare con sei mesi di anticipo.
Per prima cosa si è chiesto ai 36 membri dell'associazione di contribuire inviando a Bruxelles alcuni cimeli ferroviari, tra cui divise da capotreno, filmati pubblicitari, modelli in scala e quant'altro potesse rappresentare il paese di provenienza. Visto che per simboleggiare la manifestazione era stato scelto lo slogan "serving our customers" si è anche chiesto di contribuire evidenziando l'attenzione al cliente che in questi anni ha ricevuto significative evoluzioni, dall'accesso ai disabili fino al confort di bordo, passando per un'informazione sempre più ricca e precisa.
All'appello hanno risposto tutte le amministrazioni europee mentre alcune imprese ferroviarie vicine (SNCF, CFL, DB, PKP, ATOC) hanno deciso di partecipare inviando anche alcuni rotabili come peraltro le stesse SNCB, che giocando in casa hanno anche messo a disposizione un convoglio per portare gli invitati da una delle stazioni centrali di Bruxelles (gare de Luxembourg) al deposito ferroviario di Schaerbeek.
E così nel giorno previsto per la manifestazione, sono giunti nell'impianto, davanti ai ferrovieri ed agli operai che stavano curando i dettagli per la manifestazione, alcuni dei rotabili più singnificativi degli ultimi anni.
Le ferrovie tedesche DB hanno inviato la Siemens Dispolok modello ES64F4 politensione, famosa per aver partecipato, unitamente all'unità diesel della casa tedesca, al progetto Asien-Europen Express (48 ore per attraversare 6 paesi da Istanbul fino a Colonia).
Le ferrovie francesci SNCF hanno partecipato all'evento con una locomotiva Alstom Astride BB36000.
L'associazione delle imprese ferroviarie inglesi (ATOC) ha invece inviato una raffinata Diesel Multiple Unit appena uscita dalla vicina fabbrica belga, mentre le ferrovie lussemburghesi CFL hanno preso parte con un'unità serie 3000, sempre di fabbricazione ALSTOM.
Le ferrovie polacche PKP si sono invece distinte per aver partecipato con una confortevole carrozza per treni notte, che viaggia normalmente in composizione allo "Jan Kiepura", la relazione notturna che collega Mosca e Varsavia, dallo scorso giugno prolungata sino a Bruxelles.
Da parte loro, le SNCB hanno voluto rendere omaggio alla storia ed al futuro, delimitando il palco espositivo tra una locomotiva a vapore classe 1907 e una moderna locomotiva per treni Thalys di ultima generazione.
Tutte le manovre all'interno dell'impianto si sono svolte con un locotrattore a controllo remoto, che ha preso in carico le diverse locomotive e le ha manovrate con precisione millimetrica, in mezzo ai numerosi addetti ai lavori impegnati nell'allestimento dei tavoli, del catering, del palco, degli schermi espositivi e di tutte le dotazioni necessarie per ospitare i 450 ospiti previsti.
Alle 18.30, alla stazione di Bruxelles Luxembourg, tirata a lucido per l'occasione, un cocktail di benvenuto accoglieva i presenti che si accomodavano sul treno speciale in partenza per il deposito.
Il treno speciale è partito alle 19.04 con il suo carico di autorità, tra cui la vicepresidente della Commissione Loyola de Palacio, il Presidente del Comitato Tran del Parlamento europeo Paolo Costa, il Direttore esecutivo del CER Johannes Ludewig nonché i vari amministratori delegati delle amministrazioni ferroviarie.
Facile pensare quanto potesse sentirsi a disagio il povero capotreno, immaginando su come qualsiasi piccola seccatura di un normale viaggio avrebbe potuto trasformarsi, in questo caso, in un gigantesco macigno per il suo avvenire...
Tutto è andato per il meglio ed i numerosi ospiti sono stati accolti da camerieri vestiti da capotreno all'interno del deposito. L'impianto è stato completamente trasformato per l'occasione, diventando quasi irriconoscibile, se si pensa che i binari con fossa d'ispezione erano stati coperti da pavimenti di legno e tappeti mentre un'illuminazione soffusa e calda adomprava di magico l'ambiente circostante.
Dopo i discorsi d'apertura i presenti hanno potuto apprezzare la ristorazione nonché visitare internamente le locomotive, dove alcune hostess illustravano le principali caratteristiche tecniche dei mezzi.
Dopo due ore di intrattenimento, addolcite da un intermezzo musicale ad opera di un gruppo Gospel, è giunto il momento dei saluti finali. Ne è stato portavoce il nuovo Presidente del Parlamento Joseph Borrell, che ha voluto ricordare come la parola "locomotiva" significhi al contempo tradizione e progresso, nonché come il sistema ferroviario sia inscindibilmente connesso con le nostre vite di cittadini europei.
Ecco, allora, che per gli invitati è arrivato il momento di ripartire a bordo del treno, lasciandosi alle spalle una giornata che sarebbe rimasta certamente significativa, soprattutto per coloro che pensavano alla ferrovia come qualcosa di tradizionale e invece l'hanno riscoperta come vettore propulsivo anche nell'Europa del ventunesimo secolo.
Quanto la sala si è svuotata e per qualche minuto tutto è rimasto in silenzio, è parso quasi che tutti i treni esposti, veri protagonisti di questa giornata particolare, si sentissero a propri agio e forse sorridessero per questo appuntamento, quasi a testimoniare che l'europa ferroviaria interoperabile è vicina alla realtà.
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