LONDRA (Regno Unito) - Dalla Svizzera a Londra e viceversa in treno ad alta velocità. Potrebbe essere realtà nel giro di alcuni anni dopo l'incontro tra il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e la ministra britannica dei trasporti Heidi Alexander. Durante l'incontro, tenutosi a Londra l'8 maggio, i due rappresentanti hanno firmato una dichiarazione d'intenti volta a rafforzare la cooperazione nel settore del trasporto ferroviario internazionale di passeggeri, con l'ambizioso obiettivo di istituire un collegamento diretto tra la Svizzera e il Regno Unito.
Attualmente esiste una forte domanda di mobilità tra i due Paesi, testimoniata dall'elevato numero di voli giornalieri tra gli aeroporti svizzeri e Londra. Secondo le stime della Confederazione, vi sarebbe un potenziale significativo per un collegamento ferroviario diretto, a condizione che vengano garantiti tempi di percorrenza competitivi.
Alla luce di ciò, la dichiarazione firmata impegna Svizzera e Regno Unito a intensificare la cooperazione per esplorare la fattibilità tecnica, operativa e politica di un simile collegamento.
Per rendere possibile un servizio ferroviario diretto tra Svizzera e Londra sarà però necessario un accordo trilaterale tra Svizzera, Francia e Regno Unito, dato il transito previsto attraverso il territorio francese e l'Eurotunnel. Il consigliere federale Rösti prevede di sottoporre entro l'anno prossimo una decisione di principio al Consiglio federale.
«Un collegamento ferroviario diretto tra Svizzera e Gran Bretagna è un obiettivo ambizioso. Con la dichiarazione odierna poniamo le basi per valutare insieme i prossimi passi concreti da intraprendere. Un collegamento di questo tipo costituirebbe un segnale forte per i trasporti pubblici internazionali e per le relazioni con la Gran Bretagna», ha dichiarato Rösti.
Tra le sfide principali vi è la questione dei controlli di frontiera, poiché il Regno Unito non fa parte dello spazio Schengen. Sarà quindi necessario predisporre terminali di controllo passeggeri direttamente nelle stazioni di partenza, come già avviene per i servizi Eurostar. A tal proposito, Rösti e Alexander hanno visitato il terminal Eurostar della stazione di St Pancras, osservando da vicino le procedure attualmente in vigore per i viaggiatori diretti in Europa.
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