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da News ferroviarie del 14 ottobre 2025

Macchinista unico sui treni merci ammesso anche in Italia dal 25 ottobre

di Redazione

ROMA - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce ufficialmente in Italia la figura del macchinista unico sui treni merci, una novità che segna un punto di svolta per il trasporto ferroviario nazionale. La norma, in vigore dal 25 ottobre, adegua il quadro regolamentare italiano alle indicazioni della Commissione europea e dell'Agenzia dell'Unione Europea per le Ferrovie (ERA), recependo le richieste di maggiore armonizzazione e autonomia operativa per le imprese ferroviarie.

Il contenuto del decreto
Il provvedimento, emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in attuazione della legge sulla concorrenza del dicembre 2023, modifica il decreto ministeriale del 2011 relativo all'organizzazione del pronto soccorso ferroviario.
La novità principale riguarda la gestione delle emergenze: non sarà più necessario predisporre un piano di intervento per ogni singolo punto della rete, ma sarà possibile definire procedure uniche a livello di linea. Una semplificazione che punta a rendere più snella e flessibile la risposta in caso di imprevisti, lasciando alle imprese maggiore margine nella definizione delle misure di sicurezza.

Sicurezza e criticità: il dibattito
La scelta di consentire la conduzione a macchinista unico risponde a una prassi già diffusa in molti Paesi europei, dove il ricorso a un solo conduttore per i treni merci è considerato compatibile con gli standard di sicurezza, anche in virtù dei moderni sistemi di controllo e arresto automatico.
Tuttavia, la decisione non è priva di perplessità. Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione per i tempi di intervento in caso di malore o emergenze su tratte difficilmente accessibili — come gallerie, viadotti o aree isolate — dove finora la presenza di due macchinisti garantiva la possibilità di portare il convoglio fino a un punto sicuro.
L'ERA, da parte sua, non ritiene indispensabile la doppia presenza a bordo purché sia assicurato il rispetto della cosiddetta "golden hour", il limite temporale entro cui deve avvenire l'intervento dei soccorsi.

Impatti sul settore merci
Secondo gli operatori, la misura potrebbe contribuire a migliorare la competitività del trasporto merci su ferro, riducendo i costi operativi e allineando il sistema italiano agli standard europei di interoperabilità.
Sul fronte occupazionale, almeno nel breve periodo, non si prevedono impatti significativi: la carenza di personale qualificato nel settore mantiene alta la domanda di macchinisti, e il nuovo assetto non comporterà esuberi immediati.

Verso una nuova fase per il trasporto ferroviario
L'entrata in vigore del decreto rappresenta dunque un passo importante verso la modernizzazione del quadro regolamentare italiano. Ma il successo della misura dipenderà dalla capacità delle imprese e delle autorità di garantire, anche con un solo macchinista a bordo, gli stessi standard di sicurezza e affidabilità che da sempre contraddistinguono il trasporto ferroviario.

Redazione - 14 ottobre 2025

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