BOLZANO - Giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile, il Commissario UE ai Trasporti Jacques Barrot ha compiuto una visita in Tirolo e Alto Adige per valutare di persona la situazione del trasporto merci lungo l'asse del Brennero.
Dopo un primo incontro ad Innsbruck, nella mattinata di venerdì le delegazioni di Bruxelles, Roma, Vienna, Bolzano, Trento, Innsbruck e Verona hanno discusso nel capoluogo altoatesino dei problemi del traffico e dei transiti nello spazio alpino e in particolare degli aspetti legati al progetto del tunnel di base del Brennero.
Erano presenti il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Pietro Lunardi, l'omologo austriaco Hubert Gorbach, i presidenti delle Province di Bolzano Luis Durnwalder, di Trento Lorenzo Dellai, di Verona Elio Mosele e del Tirolo Herwig Van Staa, il responsabile della Commissione Trasporti dell'Europarlamento Paolo Costa e i vertici delle Ferrovie dello Stato guidati dal presidente Elio Catania.
Durnwalder ha sottolineato che "il tunnel di base del Brennero è e resta l'unica via praticabile e si dovrà fare in modo di attuare per tempo il reale trasferimento del traffico su rotaia, anche attraverso l'adozione di misure concrete obbligatorie", aggiungendo che la sola opera del tunnel di base del Brennero non è però sufficiente, se non accompagnata dalla contestuale costruzione delle tratte di accesso nord e sud.
Barrot ha dichiarato di volersi impegnare a fondo per trovare una soluzione comune che possa permettere di eliminare i molti effetti negativi causati dal traffico di transito. Il Commissario UE ha poi annunciato che l'Unione europea ha deciso di aumentare fino al 50% la quota di finanziamento per la costruzione del cunicolo pilota, che inizierà a giugno 2006. Bruxelles si assume inoltre la metà dei costi di progettazione e, al momento, il 20% dei costi di realizzazione del tunnel.
Per quanto riguarda la società europea Brenner Basistunnel (BBT SE), incaricata della realizzazione del tunnel, il 21 gennaio l'assemblea dei soci ha formalizzato l'aumento di capitale da 240 mila a 10,24 milioni di Euro. Le quote societarie sono per il momento così suddivise: 25% Governo austriaco; 25% Land Tirolo, 50% Rete Ferroviaria Italiana. E' confermato inoltre l'allargamento a dodici membri del consiglio di sorveglianza, attualmente composto da 3 rappresentanti per l'Italia e altrettanti per l'Austria.
A dicembre 2004 è stato affidato all'associazione temporanea di imprese composta da SWS Engeneering di Trento, Geo Consult di Salisburgo, Wisserodt Consulting di Hannover e Raumumweltplanung di Vienna l'incarico per la progettazione del tunnel e per la valutazione di impatto ambientale sul versante austriaco.
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