da News ferroviarie del 23 novembre 2006

Un treno italiano per la Cina

di David Campione

SAVIGLIANO (Cuneo) - Presso gli stabilimenti ALSTOM di Savigliano procede l'allestimento dei treni regionali per la Cina, realizzati in partnership con un operatore locale, la Changchun Railway Company.
Si tratta di un business che ammonta a 620 milioni di euro, incluso un programma di trasferimento tecnologico per la costruzione di 51 treni da realizzare localmente. ALSTOM fornirà infatti 3 treni completi, 6 treni in kit e tecnologie per i restanti 51 treni: tutto il materiale sarà fornito dai siti produttivi di La Rochelle in Francia e di Savigliano in Italia.

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1. Il primo treno di ALSTOM per la Cina, alle soglie dell'imbarco per Pechino.

I treni di ALSTOM per la Cina sono composti da 8 carrozze ciascuno e sono basati sulla tecnologia costruttiva del nuovo Pendolino per quanto concerne le casse, ma non montano la tecnologia "tilting" (pendolamento ad assetto variabile).
Questi treni entreranno in servizio nel 2007 su varie linee regionali e viaggeranno a una velocità massima di 200 km/h.
A tal fine presso lo stabilimento piemontese è già stato effettuato un corso di addestramento al personale di condotta cinese.

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2. Il treno EMU250 per la Cina, in stabilimento a Savigliano. Anche se è netta la somiglianza con il nuovo Pendolino per Trenitalia e Cisalpino, il treno per il Paese della Grande Muraglia non monta la tecnologia "tilting" che consente di pendolare.

David Campione - 23 novembre 2006

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