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da News ferroviarie del 27 gennaio 2004

Viaggio nella perdita dei diritti umani

di Giancarlo Scolari

Si celebra oggi in tutto il mondo il Giorno della memoria.
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell'armata rossa entravano ad Auschwitz, in Polonia. L'abbattimento dei cancelli del più vasto campo di sterminio nazista rappresentò un avvenimento prevalentemente simbolico, dato che il campo era già stato evacuato ed i prigionieri erano stati trasferiti forzatamente, in una lunga marcia sotto la neve, all'interno del territorio tedesco. Solo pochi reclusi, riusciti a nascondersi, furono effettivamente liberati dai soldati sovietici. Ma l'apertura dei cancelli di Auschwitz squarciò il velo su tutti i crimini nazisti.
La Repubblica italiana ha riconosciuto nel 2000 la giornata del 27 gennaio come Giorno della Memoria.
Tra le numerosissime iniziative promosse per ricordare la Shoah c'è anche il "Treno della Memoria".
Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione e della Guerra ha promosso su carri Gbs una mostra dal titolo "Deportazione. Viaggio nella perdita dei diritti umani".

Sosta a Roma Tiburtina durante l'allestimento della mostra per uno dei carri Gbs addobbato con un vistoso manifesto che non necessita di commenti... (Foto Lorenzo Pallotta, 23 gennaio 2004)

Dal 2000 questo treno ha fatto tappa in molte città italiane per ripercorrere i luoghi, mostrare le immagini e dare voce a testimonianze e parole di quando, come disse il premio Nobel della pace Elie Wiesel, "La pazzia entrò nella storia".
Quest'anno il treno riparte dalla Stazione Tiburtina di Roma, luogo simbolico da dove partirono tutti i deportati romani verso i vari lager, che diventa teatro di un viaggio nella memoria dello sterminio perpetrato dai Nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un'attrice guida i visitatori della mostra, con l'aiuto di un ex deportato che racconta delle proprie dolorose esperienze personali nel lager.
Un motivo in più per non dimenticare il dramma vissuto da milioni di persone, ma anche un monito per le generazioni future di non commettere gli errori nel passato, invito a cui ci associamo anche noi della Redazione di Ferrovie On Line.

Giancarlo Scolari - 27 gennaio 2004

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