PORTOGRUARO (VE) - Il DLF di Portogruaro colpisce ancora: si potrebbe sintetizzare così l'ultima fatica letteraria del prolifico sodalizio del Veneto Orientale, presentata nel pomeriggio di sabato 27 febbraio nella splendida cornice della trecentesca Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Portogruaro, alla presenza delle locali autorità politiche e ...ferroviarie.
Alla cerimonia erano infatti presenti l'assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, il vicepresidente della Provincia di Venezia Mario dalla Tor e i dirigenti RFI Giuseppe Albanese, Massimo Del Prete, Paolo Genovesi ed Enzo Fiorin (ora sindaco di Istrana), il Presidente del DLF di Portogruaro, Grande Ufficiale Luciano Gradini, e della Giunta Nazionale DLF, Oliviero Brugiati, oltre ovviamente ai tre autori, il Cav. Uff. Italo Flaborea, Silvano Travasin ed il prof. Antonio Venturin.
Il nuovo libro si intitola "Le Strade Ferrate delle Tre Venezie", e ripercorre con stile documentaristico la storia di tutte, ma proprio tutte, le linee ferroviarie di Veneto, Trentino - A.A e Friuli Venezia Giulia. Le oltre 1500 pagine, suddivise in due corposi volumi, contengono una impressionante quantità di documenti e fotografie dal 1839 ad oggi, facendo rivivere al lettore la stessa atmosfera di dinamico fermento sociale che accompagnò la nascita e lo sviluppo delle strade ferrate fin quasi alla seconda guerra mondiale.
Proprio l'esposizione del contesto storico, e la continua integrazione fra vicende ferroviarie e politiche, sono state i temi principali della presentazione; come ha ricordato il prof. Stefano Maggi, senese di nascita ma ex ferroviere e portogruarese di adozione, lo sviluppo della ferrovia in Italia è strettamente intrecciato con il processo risorgimentale, del quale compimento il prossimo anno occorrerà il 150mo anniversario. In tutti questi anni la ferrovia ha vissuto momenti di alterna fortuna, ma sta oggi ritrovando la forza per modificarsi e riprendere, grazie anche alla tecnologia, il suo ruolo di motore economico e sociale. Lapidarie in questo senso le parole dell'assessore Chisso: "Lo sviluppo, il futuro, non è la gomma, è il ferro. E' impensabile supportare lo sviluppo economico con sempre nuove strade." Non sono, per fortuna, solo parole al vento: negli ultimi anni si sono riaperte la Treviso - Portogruaro (2000), la Linea dei Bivi (il prossimo 10 marzo), elettrificate la Castelfranco - Bassano (2003) e la Mestre - Mira Buse (2010), raddoppiata la Mestre - Padova (2006), e molti sono i progetti in cantiere, come molti e forti sono anche i bisogni del territorio.
Un saluto è stato rivolto anche al corpo dei ferrovieri, a quel motore che - sono sempre parole dell'assessore - rende davvero vivo e pulsante il freddo binario. Un doveroso ricordo è andato alla memoria dell'Ing. Antonio Perrone, dirigente di RFI, recentemente scomparso, che tanto aveva fatto per la ferrovia e per il territorio; alla presenza dei familiari è stata a lui dedicata la cerimonia di presentazione di questo libro che, al pari di altre opere, ha contribuito a far nascere.
In 4 anni di lavoro, gli autori hanno messo insieme più di 1500 pagine di documenti storici, cartine ed immagini d'epoca, riprodotti su carta patinata; l'opera è suddivisa in due volumi, il primo dei quali dedicato al solo Veneto, racchiusi in un elegante cofanetto. I documenti che riguardano le varie linee è preceduta da una corposa introduzione storica, che procedendo dalla Serenissima Repubblica di Venezia all'Unità d'Italia, ne contestualizza la costruzione e lo sviluppo.
A breve saranno resi noti prezzo e modalità di acquisto dell'opera.
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