NOLA (Napoli) - Il blocco pressoché totale della circolazione ferroviaria passeggeri in atto in Italia, in questi giorni di emergenza sanitaria per coronavirus, ha dato luogo a un gran numero di rotabili liberi dai servizi e quindi inutilizzati.
Italo in particolare, che conta nel proprio parco 46 elettrotreni (25 AGV 575 e 21 ETR.675 EVO), sta coprendo gli esigui collegamenti rimasti in orario con soli 5 convogli. Gli impianti di Nola, Mestre e Milano Porta Garibaldi, dove solitamente avviene la manutenzione di AGV ed ETR di Italo, non sono sufficienti per ospitare i restanti 41 elettrotreni e pertanto l'operatore ha fatto ricorso ad altri impianti di RFI dove ricoverare i materiali. All'occorrenza sono stati quindi individuati gli scali di Nola Interporto, Cancello, Marcianise e Napoli Fascio Imprese.
Oltre alla sorveglianza diurna e notturna, varie procedure sono contemplate per tenere in efficienza i convogli: ogni 2 giorni avviene l'accensione di ciascun elettrotreno per la ricarica delle batterie, mentre ogni 7 giorni avvengono anche controlli come apertura musetti, prova del freno, apertura e chiusura porte nonché breve spostamento di pochi metri sul piazzale. Ogni 30 giorni, sperando che il fermo dei servizi passeggeri non duri così a lungo anche se le premesse non sono delle migliori, Italo ha infine previsto uno spostamento di almeno 100 metri.
L'orario attuale di Italo prevede complessivamente 3 coppie di treni (Salerno - Torino, Roma - Venezia e Napoli - Venezia) tutti effettuati con 5 AGV 575, che sarebbero stati preferiti agli ETR.675 essendo stati già sottoposti a revisione generale al contrario dei più giovani EVO.
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