ROMA - A 9 giorni dall'attesa entrata in servizio commerciale, venerdì 5 giugno il Frecciarossa 1000 è stato protagonista di un viaggio riservato alla stampa, ai componenti delle Commissioni Trasporti e Lavori Pubblici di Camera e Senato e della Commissione Trasporti dell'Europarlamento.
Dopo la presentazione ufficiale dello scorso 25 aprile (vedi Approfondimenti del 27/04/2015), è stato possibile toccare con mano le caratteristiche del nuovo Frecciarossa di Trenitalia viaggiando da Roma Termini - Milano Centrale e ritorno.
In 2 ore e 50 minuti - compresa fermata intermedia a Bologna - il Frecciarossa 1000 ha sfoggiato le sue ottimi doti di accelerazione raggiungendo agevolmente i 250 km/h sulla Direttissima Roma - Firenze ed in seguito i 300 km/h sia sull'acclive Firenze - Bologna che sulla più agevole Bologna - Milano.
A bordo erano presenti l'amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia, l'ad di Trenitalia Vincenzo Soprano, l'ad di RFI Maurizio Gentile e Luigi Corradi, amministratore delegato di Bombardier Transportation Italy, che durante la sosta a Milano hanno presentato le caratteristiche dei 50 Frecciarossa 1000 in costruzione da AnsaldoBreda e Bombardier.
In un viaggio di poche ore è difficile trarre giudizi completi sul treno, ma le prime impressioni sono assolutamente positive e confermano le qualità del Frecciarossa 1000 di cui abbiamo sentito parlare in questi anni durante la progettazione e costruzione. Notevole il comfort di bordo, sia per stabilità che silenzionsità ma con qualche riserva per le poltrone dell'ambiente Standard da noi provato. Non consentono la regolazione dello schienale come invece è possibile sull'impareggiabile ETR.500 e rispetto a quest'ultimo sembrano meno comode, ma sempre in tema di confronti più confortevoli rispetto alle poltrone dell'ambiente Smart dell'antagonista Italo. Sul nuovo Frecciarossa la seduta e lo schienale (rivestiti in simil pelle) sono più rigidi e danno una prima impressione di scomodità, ma probabilmente a fronte di un maggiore comfort restituito dopo una lunga permanenza a bordo seduti.
Lascia un po' perplessi l'alloggio per i bicchieri sopra lo sportellino del cestino dei rifiuti, al centro del tavolino: può venire spontaneo sollevarlo per gettare qualcosa, mentre sopra è presente un bicchiere con una bevanda. E sembra che sià gia successo in uno dei primi viaggi del Frecciarossa 1000 di queste settimane riservati ad autorità.
I poggiabraccio centrali e laterali sono adesso sollevabili (sull'ETR.500 sono fissi), agevolando così l'accesso ai posti a sedere; le tendine sono esclusivamente manuali, mentre sul Frecciarossa tradizionale dispongono anche di comando elettrico.
Mancano in tutti i livelli i ganci appendi abiti sulle pareti laterali: la scelta sembra sia stata dettata da ragioni di sicurezza, in quanto il furto dei portafogli dalle giacche appese è tra i più frequenti sui materiali dove è presente l'appendiabito.
La climatizzazione degli ambienti è efficace anche in una calda giornata come questa che registra 30°, con il getto d'aria abbastanza silenzioso; in rispetto delle specifiche tecniche di interoperabilità, la temperature interna segue costantemente la cosidetta "curva di benessere", mantenendosi sempre di 7 gradi più bassa rispetto alla temperatura esterna.
Si distacca di poco dalla Standard il livello Premium, con poltrone pressochè identiche tra le due classi ma in quest'ultima rivestite in pelle (come per i livelli superiori), che soffrono dello stesso problema di larghezza dovuto al modulo 2+2.
In questa occasione non è stato possibile provare la Business, mentre per l'Executive è da evidenziare un notevole passo avanti rispetto all'ETR.500. L'ambiente offre una maggiore privacy, forse anche per la mancanza della porta di salita sull'estremità della carrozza presente sugli ETR.500, talvolta usata nelle stazioni di testa da viaggiatori diretti in altre classi; inoltre la moquette contribuisce a rendere più caldo ed accogliente l'ambiente, adesso meno dispersivo rispetto al Frecciarossa tradizionale.
Molto comode le nuove poltrone che offrono diverse possibilità di regolazione dello schienale e del poggiapiedi. Non mancano le prese di corrente al posto (come in tutti gli altri livelli) e delle luci di lettura individuali.
Non è stato possibile provare i servizi di bordo dell'Executive, che comunque dovrebbero essere allineati a quelli attuali.
Un po' angusto invece l'angolo bar della vettura Bistrò (condivisa con posti a sedere Business), dove bastano poche persone per rendere l'ambiente claustrofobico. Mancano tavoli o mensole per la consumazione in loco dei pasti come di un semplice caffè: con il Frecciarossa 1000 si tornerà infatti alla ristorazione al posto già sperimentata a fine anni '80 sugli ETR.450 ed in tempi recenti su Italo.
Grande attenzione in corso di progettazione è stata riposta anche per la cabina di guida. Viaggiando a 300 km/h, il comfort percepito è pressoché identico a quello in vettura e probabilmente la poltrona del macchinista è perfino più comoda di quelle della Standard...!
L'ampio vetro frontale consente un'ottima visuale sulla linea, mentre secondo i canoni attuali la visibilità laterale in marcia è nulla. Attentamente studiato il banco di manovra con forma a mezzaluna, che incorpora comandi e schermi disposti a raggiera per una migliore fruizione da parte del personale di condotta.
La distribuzione della trazione sull'intero convoglio consente inoltre al macchinista di lavorare in un ambiente pulito e silenzioso, al contrario delle E.404 per ETR.500 che essendo vere e proprie locomotive elettriche incorporano in un unico mezzo azionamenti di trazione, motori, torri di raffreddamento, ecc.
Da domenica 14 giugno il Frecciarossa 1000 sarà accesibile a tutti i viaggiatori, con i primi servizi sulla dorsale alta velocità; nei mesi successivi si susseguiranno le consegne di ulteriori treni che andranno ad affiancare i Frecciarossa tradizionali sui collegamenti Napoli - Roma - Milano - Torino.
Solo con l'uso odierno intensivo in servizio regolare si potrà quindi avere il vero riscontro del gradimento da parte della clientela e la conferma della bontà del progetto italiano del "Treno più bello del mondo".
Per l'articolo completo sul Frecciarossa 1000 vedere qui Approfondimenti del 27/04/2015
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