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Approfondimenti









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da Approfondimenti del 22 marzo 2005

Fabriano, cronaca di una nevicata eccezionale

di Giancarlo Scolari

FABRIANO (Ancona) - Una delle regole del giornalismo è quella di evitare di scrivere in prima persona. Ma quello che mi è accaduto sabato 29 gennaio a Fabriano merita di essere raccontato e pertanto farò un eccezione. Mi sono recato nel centro marchigiano, famoso per le sue cartiere e le industrie di elettrodomestici, per fare un po' di foto con la tantissima neve caduta e che è continuata a cadere anche quel pomeriggio facendo raggiungere alla coltre bianca lo spessore di un metro.

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1. Il piazzale esterno della stazione di Fabriano con la neve che sommerge alcune automobili parcheggiate. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

A causa delle perturbazioni nella circolazione dei treni, dovute all'impossibilità di effettuare incroci in alcune stazioni o di chiudere alcuni passaggi a livello, decido di tornare verso Roma con l'Interregionale 2327 da Ancona delle 14.58, che giunge a Fabriano con oltre due ore di ritardo per un precedente blocco della linea tra Albacina e Genga - Serra San Quirico.

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2. L'Interregionale 2327 Ancona - Roma in arrivo alla stazione di Fabriano, poco prima di rimanere bloccato in linea. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Si parte dal centro marchigiano ed affrontiamo la salita verso Galleria di Fossato a bassa velocità. Dopo circa 30 minuti ci piantiamo perché la loco titolare, una E.656 di cui non sono riuscito a vedere il numero, è andata in allarme incendio e non ne vuole sapere di ripartire. Viene chiesta una locomotiva di riserva ma Foligno non può mandarci altre macchine, ed anche dalla parte di Fossato ci sono altri treni fermi per la neve.

Dal finestrino non si vede neanche una luce e possiamo quasi toccare con la mano il muro di neve caduta, mentre la bufera continua ad imperversare. Per fortuna, nonostante il guasto, la locomotiva continua ad alimentare il REC ed il riscaldamento delle carrozze non ha problemi nel contrastare il freddo esterno.

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3. Il piazzale esterno del deposito locomotori di Fabriano sotto la copiosa nevicata che ha colpito l'entroterra marchigiano bloccando gran parte della circolazione ferroviaria. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Raggiungo la prima vettura per ottenere qualche informazione dal personale di bordo del treno, e tranquillizzare così i compagni di viaggio presenti sulla mia carrozza, anche se mi rendo conto della difficoltà della situazione. Dopo circa mezz'ora per fortuna riusciamo a retrocedere fino a Fabriano, dove si trova anche l'ES 9329 Ancona - Roma, in livrea TrenOK, sul quale ci fanno salire. Oramai sono quasi le 19.

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4. L'Eurostar 9326 Roma - Ancona in attesa di un incrocio alla stazione di Fabriano. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

All'annuncio della chiusura della tratta tra Fabriano e Fossato di Vico metà treno viene preso dal panico. Il CST - Capo Servizi Treno, supportato da alcuni passeggeri, chiede alla sala operativa di instradare il treno via Ancona - Bologna - Firenze, dopo aver avuto la garanzia dal personale di macchina di poter guidare senza problemi almeno fino a Bologna Centrale.

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5. Aspetto inconsueto del piazzale della stazione di Fabriano, coperto da una coltre di neve. Sullo sfondo sei carri cisterna fermi da giorni, visto che la Divisione Cargo ha soppresso tutti i treni in transito dal centro marchigiano. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Dopo frenetiche telefonate con i vertici della Divisione Passeggeri, annunciano che il nostro treno deve attendere ancora 60 minuti circa, per consentire l'ispezione della linea.
La notizia dei treni bloccati viene intanto diffusa dai maggiori Tg della sera e molti di noi vengono contattati da parenti e amici preoccupati per la nostra sorte.

Nel frattempo viene approntato un treno straordinario per Ancona, visto che anche in direzione est la linea è di fatto bloccata.

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6. Un complesso di ALe 601 in sosta nella stazione di Fabriano. Il traffico della Divisione Trasporti Regionale è stato di fatto ridotto al minimo per i problemi creati dalla neve. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Intorno alle 21.30 viene finalmente annunciato che entro 30 minuti il treno partirà alla volta di Roma ed il capotreno comunica le fermate che effettueremo. Alle 22.15 sui vagoni cominciano a girare le prime tragiche notizie: chi dice che si dorme qui, chi propone l'arrivo dei pullman, chi fantastica di altri e più terribili eventi.

Come sempre quando la fortuna è avversa, tra i passeggeri si instaurano forti legami che sfociano in una sorta di amicizia. Io mi reputo particolarmente fortunato: il mio vicino di posto è un collega di Rai Sport, con cui possiamo seguire alla radio l'anticipo serale del campionato di calcio di serie A fra Parma ed Udinese.

In alcuni momenti mi sembra di essere uno dei personaggi dei film della saga di Fantozzi quando durante un'Inghilterra - Italia, il capoufficio, cinefilo convinto, obbliga i propri dipendenti alla visione del film "La corazzata Potemkin" mentre nella sala cominciano a girare voci incontrollate, anche assurde, sul risultato della partita come ad esempio un 20-0 per gli azzurri con un gol di testa di Zoff su calcio d'angolo.

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7. L'E.424.345 al traino del Regionale 12069 Ancona - Orte, ultimo treno a superare il valico di Cancelli di Fossato di Vico prima del blocco. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Croce Rossa e Protezione Civile distribuiscono acqua, caffè, merendine e degli ottimi cioccolatini di una delle marche più prestigiose del settore mentre comincia a serpeggiare del nervosismo tra i passeggeri. Alle 22.45 ci comunicano che i viaggiatori diretti a Roma possono prendere l'Interregionale appena giunto dalla capitale, da dove era partito alle 14.14 con una percorrenza che forse è un bel record negativo.

Già, ma poi da Ancona come si raggiunge prima Bologna e poi Roma? Problema presto risolto approntando un treno straordinario da Falconara.

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8. Affascinante aspetto nordico della pilota MDVE TE in coda al Regionale 12069 Ancona - Orte. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Per i viaggiatori diretti a Foligno, Fossato, Gualdo e Nocera Umbra, viene approntato un bus messo a disposizione dai Vigili del Fuoco. Nel frattempo anche il Sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, raggiunge la stazione ferroviaria. Poco dopo le 23 lasciamo finalmente Fabriano, in un ambiente spettrale: sulle strade non circola una macchina e la vita sembra completamente ferma. L'unico rumore è quello della neve che cade.

Giunti al PM 228 il macchinista, camminando in mezzo ad un metro di neve, prende in consegna le prescrizioni e l'M40: si parte con il segnale disposto a via impedita e con il passaggio a livello della vicina statale con le sbarre alzate. Ad Albacina ci attende l'ES 9331 per Roma e una doppia di ALn 668 da Civitanova.

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9. L'ALn 668.3176 in attesa di partire per Macerata - Civitanova Marche, uno dei pochi treni non soppressi su questa tratta. Chiusa invece per la neve la linea Pergola - Fabriano. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Superiamo, non senza difficoltà, il tratto tra Genga e Serra San Quirico, da dove poi la neve diminuisce sempre più. A Falconara Marittima, ad attenderci c'è il personale del 118, ma nessuno di Trenitalia. A fatica viene aperto l'atrio della stazione per metterci al riparo dal forte vento e dalla mareggiata che colpisce la costa Adriatica, posta dall'altro lato del piazzale. Veniamo nuovamente rifocillati con panini, piadine, cornetti, cioccolate, acqua, e bevande calde portate dall'assistenza clienti di Trenitalia.

Ma le sorprese non sono ancora finite: quale materiale ci riporta a Roma? "Naturalmente" quello da cui siamo scesi a Fabriano, e che intanto ad Albacina ha raccolto i passeggeri dell'altro ES rimasto bloccato.

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10. L'Eurostar 9326 Roma - Ancona ha appena lasciato la stazione di Fabriano. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Quando mancano pochi minuti alle 2 di notte, finalmente lasciamo la stazione di Falconara, mentre sul binario accanto entra il materiale dell'ETR.450 di Albacina che si dirige ad Ancona. Effettuiamo le fermate di Pesaro e Rimini, imbiancate, per poi arrivare a Bologna dove veniamo di nuovo riforniti di succhi, acqua e panini.

Fatto il cambio banco, vediamo arrivare l'altro ETR.450 con i passeggeri rimasti bloccati ad Ancona. Nonostante le luci sempre accese, il nostro vagone come il resto del treno è immerso in un sonno profondo: qualcuno russa e contribuisce così a rendere "umano" questo tormentato viaggio.

Dopo alcuni problemi con il blocco porte a Firenze Rifredi ed una imprevista sosta a Santa Maria Novella dovuta ad un incidente ad uno dei passaggi a livello presenti tra Rifredi e Campo Marte che ci causano almeno un ulteriore mezz'ora di ritardo, si riparte velocemente verso la Capitale quando ormai sono le 5 passate.
Un'ultima sosta la facciamo a Terontola per i viaggiatori diretti a Perugia, Foligno, Spoleto e Terni. Finalmente, alle 7.45 del mattino, con dodici ore di ritardo, facciamo il nostro ingresso "trionfale" a Roma Termini.

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11. Un operaio di RFI cerca di tenere puliti i marciapiedi della stazione di Fabriano, impresa rivelatasi ardua per la violenza della nevicata. (Foto Giancarlo Scolari, 29 gennaio 2005)

Al termine di questa avventura, seguita da numerosi lanci delle agenzie di stampa, faccio il mio personale ringraziamento al CST dell'ES 9329, per la pazienza dimostrata con i passeggeri, per la determinazione avuta nei confronti dei suoi superiori nel tentativo di alleviare le nostre sofferenze e per cercare di farci arrivare il prima possibile alle nostre case. Altro plauso va al personale di Foligno del Regionale 12110 che, in servizio da oltre 12 ore, ha risposto sempre in maniera intelligente e con psicologia alle domande dei viaggiatori stremati, senza mancare mai di essere educati e cortesi: un vero tocco di professionalità che fa onore alle nostre ferrovie.

Giancarlo Scolari - 22 marzo 2005

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