Il 30 luglio 2006 è stato un giorno importante per tutta la Val Venosta, un giorno di festa sentito da tutti gli abitanti e da tutti i comuni: la ferrovia che l'attraversa, da Merano a Malles, ha compiuto 100 anni.
A differenza del trend che si sta registrando in Italia negli ultimi anni, ove gestori e comuni considerano le linee ferroviarie secondarie una realtà ormai vecchia, costosa e non competitiva, incentivando spesso il meno ecologico trasporto su gomma, il caso della Val Venosta può essere infatti considerato la classica eccezione che conferma la regola. Dopo circa dieci anni di abbandono da parte delle Ferrovie dello Stato, nel 1999 la Provincia Autonoma di Bolzano è riuscita ad ottenere la concessione per la gestione della linea ferroviaria venostana ed avviarne così i lavori di risanamento ed ammodernamento in vista della riapertura al servizio, tanto voluto dalle comunità locali. Il 5 maggio 2005 la linea è tornata così ad essere in funzione, dimostrando dopo meno di un anno di essere considerata dagli abitanti della Valle, la via di comunicazione principale con il raggiungimento, ad aprile 2006, del primo milione di passeggeri. L'attaccamento della comunità locale al proprio territorio e, per questo, anche alla propria ferrovia, è stato ulteriormente dimostrato agli occhi di tutti domenica 30 luglio 2006, con i festeggiamenti in grande stile per i 100 anni della linea.
La ferrovia della Val Venosta è da sempre stata fondamentale per l'economia e lo sviluppo venostano. Nata nel 1906 sotto l'ambizioso progetto di collegare l'Inghilterra e l'Oriente passando per l'Engadina, la Val Venosta e Trieste, la ferrovia Merano - Malles è una delle ultime realizzate dall'Impero Austro-Ungarico, voluta come ricompensa per il grande impegno della popolazione della Valle stessa. Una ferrovia che è quindi un vero e proprio passo avanti per la realtà venostana, per la quale ha favorito lo sviluppo di commerci e turismo, permettendo non solo alla popolazione di spostarsi velocemente ed in tutta sicurezza, ma anche di trasportare le risorse economiche locali, in particolare i marmi di Lasa, la frutta ed il bestiame. Nel 1918, durante il primo conflitto mondiale, la ferrovia venne anche utilizzata per il trasporto di cannoni e munizioni per l'esercito austro-ungarico schierato sulle Alpi contro quello italiano. Una ferrovia, quindi, da sempre considerata una fondamentale risorsa per la Valle, almeno fino alla metà degli anni '80 quando le Ferrovie dello Stato hanno diminuito il servizio giudicando troppo bassa l'affluenza di viaggiatori. La decisione di chiusura definitiva della linea venne presa nel 1989, anche se i treni hanno continuato a viaggiare tra Merano e Laces, con pochissime corse, fino all'1 giugno 1991. Il passaggio della concessione, nel 1999, alla Provincia Autonoma di Bolzano ha rappresentato, fortunatamente, l'inizio di una nuova vita per questa linea ed un conseguente impulso allo sviluppo economico, soprattutto turistico, per la Val Venosta.
In soli 5 anni il progetto di ripristino della linea è stato portato a termine, seguendo un criterio di sicurezza, efficienza, ecologia ma anche rispetto dell'identità storica locale. Gli interventi alle infrastrutture sono stati molti e spesso radicali, con la sostituzione dei ponti metallici presenti lungo il percorso, il rifacimento della massicciata e la posa di traversine metalliche di nuova concezione (ad Y) che garantiscono maggiore stabilità in curva, fino alla realizzazione di nuovi marciapiedi per l'incarrozzamento agevolato dei passeggeri.
L'intervento forse più intelligente che si può ammirare lungo la ferrovia venostana è il restauro dei fabbricati viaggiatori secondo lo stile e il gusto originali. Le piccole stazioni della linea sono dei veri gioielli, un'unione di storia, efficienza e modernità: ripulite e riverniciate mantengono la struttura originale in legno ma ne sono arricchite con pannelli orari al servizio dei passeggeri, biglietterie automatiche e non, nonché strutture al servizio del turista, quali bar, piccoli negozi e centri per il noleggio di bici. Il 30 luglio queste stesse piccole stazioni sono state il luogo di ritrovo per la gente della Valle accorsa a festeggiare la ricorrenza e ad ammirare il passaggio del treno a vapore organizzato per l'occasione.
La Provincia Autonoma di Bolzano, in collaborazione con i comuni venostani, ha voluto infatti festeggiare i 100 anni della Merano - Malles con un treno speciale a vapore che percorresse l'intera linea. Non è però stato semplice rendere possibile tutto ciò, dal momento che il criterio di ricostruzione della linea non permette il transito delle locomotive più comuni in dotazione ai depositi più vicini, in particolar modo alle 740 di Verona, a causa di una diversa realizzazione del binario in curva e della presenza di passerelle in legno sui marciapiedi delle stazioni, studiate sulla sagoma dei moderni treni della linea. L'impegno della stessa Provincia ed in particolar modo del MERS di Trenitalia, ha permesso però di rendere la ricorrenza del 30 luglio una vera e propria festa, così come progettato. La concomitanza con il rientro in Italia della locomotiva 728.022 dalle officine di Lubiana, che ne hanno curato il restauro funzionale, è stata perfetta, dal momento che questa locomotiva è una delle poche che possono circolare sui binari della Merano - Malles per le sue caratteristiche e per la sua sagoma. Nei giorni precedenti la ricorrenza è stato quindi improntato il trasferimento da Trieste a Merano dell'anziana 728, trainata da una D.345 lungo il percorso Trieste - Treviso - Bassano del Grappa - Trento - Bolzano, a cavallo della notte tra il 28 e il 29 luglio. La mattina del 30 luglio, alle 9:25, la 728.022 lasciava a tutto vapore la stazione di Merano trainando tre vetture centoporte e arrancando lungo le salite della ferrovia venostana in festa.
Sono state numerose le soste nelle stazioni della linea come numerosissime erano le persone accorse a salutare i passeggeri, molti dei quali in abiti d'epoca, e ad ammirare il treno storico. Importante è stata la sosta nella stazione di Silandro, dove è stato effettuato il rifornimento idrico alla locomotiva, mentre i partecipanti e gli abitanti hanno potuto gustare un bicchiere di spumante ed alcune specialità culinarie tipiche. A Malles si è poi tenuta una conferenza stampa all'interno dell'officina SAD per la manutenzione dei moderni treni a trazione termica, ripulita ed addobbata per l'occasione. Sono intervenuti il Presidente della Provincia, Dott. Luis Durnwalder e l'Assessore alla Mobilità, Dott. Thomas Widmann che hanno illustrato e ricordato la storia e l'importanza della ferrovia nella Val Venosta.
Mentre nella stessa officina, con il sottofondo musicale di un quartetto d'archi dal vivo, veniva offerto un aperitivo a base di salumi e formaggi altoatesini, il personale di macchina provvedeva alla giratura della 728.022 sui binari della stella. Tra i lavori di ripristino della linea non è infatti stata dimenticata neanche questa importante infrastruttura, intelligentemente mantenuta proprio in vista di possibili treni speciali d'epoca a vapore. Oltre ad ammirare le manovre sulla stella, appassionati di ferrovie e non, hanno potuto consumare un abbondante pranzo tipico altoatesino in uno dei tanti chioschi presenti nell'area della stazione e festeggiare con la musica di una banda in perfetto stile tirolese.
I festeggiamenti si sono conclusi a metà pomeriggio, quando i passeggeri del treno storico hanno ripreso posto sulle carrozze centoporte per ripercorrere in senso opposto la Val Venosta, godendo dei magnifici paesaggi che la costituiscono.
La splendida giornata di festa del 30 luglio, grazie anche ad una condizione meteorologica perfetta, rimarrà nel cuore di molti e sicuramente farà riflettere sulla situazione attuale delle nostre ferrovie. Il caso della Val Venosta dimostra che l'impegno, la serietà e l'attaccamento al territorio sono vincenti anche in un campo difficile come quello ferroviario, tanto che gli ottimi risultati ottenuti in questo primo anno di esercizio della linea hanno portato a progettare un servizio diretto cadenzato da Malles a Bolzano che ridurrebbe ancor di più il traffico su gomma a tutto vantaggio dell'ambiente. Un altro progetto scaturito dalla riapertura della ferrovia venostana, e che sta dimostrando apprezzamento da parte di locali e turisti, è il collegamento tra Merano e Zurigo, realizzato tramite la ferrovia della Val Venosta, il servizio di pullman svizzeri da Malles a Zernez e la Ferrovia Retica.
"Un fatto è certo: gli abitanti della Val Venosta amano la loro ferrovia. E questo è fondamentale per la sua esistenza futura. Ogni mezzo di trasporto vive solo se viene usato ". Sebastian Marseiler, scrittore venostano.
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