SAN CANDIDO (Bolzano) - Festeggiamenti a tutto vapore in Alto Adige per celebrare i 150 anni della ferrovia della Val Pusteria. Alla presenza del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, dell'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider e di Giuseppe Brusamolin, responsabile fabbricati viaggiatori area nord-est di RFI, nella giornata di sabato 2 ottobre la ferrovia che collega Fortezza a San Candido (e oltre confine a Lienz e Villach) è stata percorsa da un convoglio storico di Fondazione FS Italiane.
Inaugurata il 30 novembre 1871, la linea ferroviaria Villach - Fortezza, di cui fa parte la tratta pusterese, allacciandosi alla ferrovia del Brennero costituì il collegamento fra Vienna, capitale della monarchia austroungarica, e Innsbruck, capitale del Tirolo. La ferrovia della Val Pusteria faceva parte della Südbahn Gesellschaft, Imperial regia privilegiata società delle ferrovie meridionali, e contribuì in modo determinante allo sviluppo economico della valle.
Regine della giornata le locomotive a vapore 740.409 (fresca di revisione, vedi Brevi ferroviarie del 28/09/2021) e la 740.278 con cinque carrozze Centoporte e un bagagliaio, che hanno viaggiato lungo la Val Pusteria ospitando a bordo stampa e autorità.
La giornata ha inizio con il trasferimento del convoglio da Bolzano a Fortezza trainato dalla E.632.030, con le due vaporiere in coda e intercalate le carrozze. Accolto in stazione da una festeggiante folla, subito dopo il taglio della E.632 entrano in scena le due 740 con il Treno Storico 96027 che alle 9:19 muove alla volta di San Candido.
In una Val Pusteria baciata da un caldo sole, inusuale a queste latitudini per il mese di ottobre, le stazioni di Rio di Pusteria, Vandoies, Casteldarne, San Lorenzo e ancora Brunico, Perca, Valdaora, Monguelfo e Villabassa, una dopo l'altra, riservano la migliore accoglienza possibile al convoglio storico ed ai suoi ospiti. Ogni stazione toccata è affollata di gente del posto accorsa per assistere al passaggio di un treno con ben due locomotive a vapore, scena consueta fino ai primi anni '80 del secolo scorso su questa ferrovia, ma oggi del tutto inusuale.
Le due 740 condividono la tortuosa e acclive linea a binario unico della Val Pusteria con i numerosi treni SAD in servizio ordinario, senza particolari interferenze sulle tracce orarie dei collegamenti commerciali, anzi destando la curiosità dei viaggiatori a bordo dei moderni FLIRT la cui linea e sgargiante livrea stride a confronto con il nero ed il castano - Isabella di locomotive e carrozze.
L'arrivo del treno a Dobbiaco alle 12:47, accolto dal Sindaco Martin Rienzner, segna il culmine della giornata con la cerimonia presso l'ex Grand Hotel Dobbiaco e l'accompagnamento della locale banda musicale. E' il momento di parlare del futuro della ferrovia della Val Pusteria, che si prepara a vivere una seconda gioventù con gli investimenti messi in campo per la variante di Riga e il raddoppio di parte del tracciato.
"Siamo di fronte a nuove sfide, dobbiamo investire in nuove tecnologie come fecero allora con la ferrovia della Val Pusteria", ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher che ha ricordato la prossima costruzione della variante della val di Riga affermando: "Cercheremo di metterci d'accordo con RFI per raddoppiare la linea della val Pusteria e sfruttando l'opportunità dei fondi del Piano di Ripresa e Resilienza e Recovery Fund perché questo è un progetto europeo".
Il ruolo fondamentale della ferrovia quale spina dorsale della mobilità sostenibile è stato sottolineato dall'assessore provinciale Daniel Alfreider. "La ferrovia è una delle soluzioni più importanti per la nostra mobilità", ha detto Alfreider. "Un tempo la ferrovia è stata costruita quando non circolavano le auto, ora ampliamo la ferrovia per usare i treni come mezzi di trasporto sostenibili alternativi all'auto", ha sottolineato l'assessore Alfreider ricordando l'importante collaborazione con RFI ed il Ministero dei Trasporti.
Lasciati gli ospiti, da Dobbiaco il treno prosegue la sua corsa alla volta di San Candido. E' il momento della consueta manovra per riportare le locomotive in testa alle carrozze e poco dopo le 14 è tutto pronto per intraprendere il viaggio di ritorno verso Fortezza. Tra lo stupore di automobilisti e motociclisti in viaggio sulla vicina statale della Val Pusteria, le due 740 a tender in avanti lasciano lentamente la stazione di San Candido.
Il sole del mattino sta inesorabilmente lasciando il posto alle nuvole, che si fanno sempre più fitte avvicinandosi alla destinazione finale. Le due 740 affrontano agevolmente i quasi 65 chilometri che separano San Candido a Fortezza, attese - come per il viaggio di andata - da decine e decine di appassionati appostati lungo linea con fotocamere, videocamere e droni per immortalare il passaggio di un convoglio a vapore che riporta per poche ore questa storica linea ai fasti del passato, quando la trazione a vapore dominava nell'intera valle.
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