VICENZA - Dopo quasi vent'anni di attività a servizio dell'Alta Velocità italiana, per l'ETR.500 Y01 "Aiace" è giunta l'ora della riqualificazione. Realizzato nel 2005 per svolgere le prove di omologazione sulle nuove linee AV/AC, il convoglio diagnostico di RFI ha ufficialmente cessato il servizio in vista di un completo rinnovamento.
Il progetto prevede la trasformazione delle attuali vetture diagnostiche in una nuova configurazione denominata "Aiace 2.0", che integrerà tecnologie di ultima generazione per il monitoraggio e la diagnostica dell'infrastruttura.
Nella giornata di domenica 22 giugno le due locomotive politensione E404.649 ed E404.652, che erano in composizione al convoglio, sono partite da Bologna San Donato verso le OMC di Vicenza dove verranno revisionate, inquadrate tra due E.652 di RFI.
A Castelmaggiore il convoglio è stato suddiviso in due sezioni. La prima con E.652.002 e E.404.649 ha proseguito alla volta di Vicenza via Padova; la seconda con E.652.064 e E.404.652 raggiungerà nelle prossime ore Vicenza via Verona.
Le otto vetture diagnostiche di "Aiace" (tipo ETR.500-Y) sono attualmente accantonate presso l'impianto di Bologna San Donato e il loro futuro è incerto, senza escludere una possibile demolizione.
Nel mentre nello stabilimento MerMec di Casal Sabini (ex Ferrosud) sono in lavorazione altre otto carrozze che torneranno in composizione a "Aiace 2.0" (vedi Approfondimenti del 02/02/2025).
Il ritiro di "Aiace" rappresenta la fine di un'epoca, ma anche l'avvio di un nuovo capitolo per la diagnostica ferroviaria italiana, con l'obiettivo di garantire sempre maggior efficienza e sicurezza sulla rete ad Alta Velocità.
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