85 morti e 200 feriti. E' questo il tragico bilancio della bomba esplosa il 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. A 25 anni da quel triste evento, anche Ferrovie On Line ha voluto ricordare la memoria delle vittime. Alle 10.25 di una calda mattina d'estate un ordigno è esploso nei locali della sala d'aspetto della seconda classe. La deflagrazione, sentita distintamente in tutta Bologna, provocò il crollo di un'ala della stazione, che comprendeva le sale d'aspetto di prima e seconda classe, gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa trenta metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere, in uno dei giorni dedicati all'esodo estivo. Notevole la reazione della città di Bologna che si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti. Gli autobus dell'ATC, l'azienda dei trasporti bolognesi, sono stati utilizzati per portare i feriti negli ospedali e da primo obitorio per le vittime. "Signori, non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia" è stato il primo commento del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, giunto nel pomeriggio nel capoluogo emiliano.
Dopo aver annullato il primo processo, nel secondo dibattimento per la strage del 2 agosto, i terroristi neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro vengono condannati all'ergastolo. Condanne, per il depistaggio delle indagini, anche per i massoni Licio Gelli, Francesco Pazienza, il generale Musumeci e il colonnello Belmonte, questi ultimi due, ufficiali del servizio segreto militare. In tutti questi anni l'Associazione dei familiari delle vittime si è battuta per dare giustizia ai loro cari. Numerose manifestazioni sono previste a Bologna per l'anniversario, mentre con un treno speciale da Bologna a San Benedetto Val di Sambro verranno portate delle corone che verranno deposte davanti alla lapide che ricorda le vittime degli attentati al treno Italicus ed al Rapido 904. Per non dimenticare.
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